Nuovo look per l’Hotel Duomo

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Ha riaperto dopo  tre anni di inattività l’Hotel Duomo in via Cesare Battisti 25, completamente ridisegnato e ristrutturato dallo studio di architettura AZero fondato dall’architetto carpigiano Filippo Landini e oggi condiviso col collega Stefano  Diacci.  A Landini  abbiamo chiesto di spiegarci le modifiche apportate alla storica struttura alberghiera.
Architetto Landini, oggi l’interno dell’hotel appare molto diverso da come ce lo ricordavamo. Può raccontarci quali sono le modifiche sostanziali che avete apportato?
“I lavori sono iniziati circa un anno fa con grande partecipazione da parte della proprietà e hanno interessato l’intero edificio che è stato ripensato partendo dalle potenzialità della struttura storica con un linguaggio moderno e un design che definirei nordico, sia per la scelta dei colori che per l’utilizzo dei materiali.
Internamente la ristrutturazione ha riguardato la totalità delle finiture, comprendendo la sostituzione delle pavimentazioni, dei rivestimenti delle porte e di tutti gli arredi; allo stesso modo sono stati rifatti completamente i bagni e ripensato tutto il sistema di illuminazione. Per le camere è stata progettata e realizzata appositamente per l’hotel una lampada con corpi orientabili a led, in sintonia con il disegno dell’arredamento. Gli arredi sono stati progettati e realizzati su misura e ad hoc per gli ambienti.  Anche i colori utilizzati per il tinteggio delle pareti sono stati pensati per valorizzare i diversi ambiti, scegliendo un grigio tenue per tutte le parti comuni del piano terra e differenziando i piani delle camere con una predominante verde per il primo e una blu per il secondo. Le stanze sono dotate di guardaroba aperto composto da appendiabiti in ferro, un’ampia mensola su cui appoggiare la valigia e una specchiera a lato: un concetto innovativo e funzionale per riporre i propri abiti a vista, che sostituisce i classici armadi ad ante spesso angusti o poco invitanti. I letti sono in eco-pelle, i comodini in ferro e il resto dell’arredamento in legno. I pavimenti sono in legno o in ceramica nelle camere, mentre per i corridoi abbiamo optato per una morbida moquette in grado di attutire i rumori. Sempre nell’ottica di assicurare il maggior comfort possibile agli ospiti, fra una camera e l’altra è stata posizionata una lastra in cartonpiombo fonoassorbente per abbattere il riverbero acustico. Inoltre, nelle camere, abbiamo inserito un lungo ripiano dalla duplice funzione: da un lato pratico scrittoio e dall’altro elemento decorativo che nasconde il sistema di riscaldamento e raffrescamento. A sostituire il frigo-bar delle camere, nel pianerottolo è stato pensato un frigorifero comune, dal fascino vintage, a cui tutti possono accedere a qualsiasi ora del giorno e della notte”.
Per quanto riguarda gli ambienti in comune cosa è cambiato?
“Abbiamo ripensato la sala da colazione con un sistema di seduta continuo perimetrale, arricchito dalla presenza di una parete in piastrelle color grigio scuro dal disegno che ricorda i tipici ornamenti azulejos portoghesi, ma con una trama più fine per un effetto familiare ed elegante al tempo stesso. Nella sala bar, un rivestimento di mattonelle color petrolio fa da sfondo a un lungo bancone in lamina di ferro, in contrasto con le lampade sospese color oro dal design scandinavo”.
E per quanto riguarda l’esterno?
“La facciata è stata ritinteggiata con una tonalità grigio chiaro per far risaltare il basamento e le persiane di una tonalità più scura. Nel cortile l’operazione ha compreso anche la fiancata della casa adiacente per un risultato omogeneo. Abbiamo ripensato il porticato esterno adibito a salottino con tavoli e sedie in ferro, e con un’illuminazione a led, ed è stato mantenuto il numero di posti auto interni al cortile per rispondere alle esigenze logistiche dei clienti. In generale abbiamo cercato di dare risalto a una struttura che ogni anno ospita numerosi viaggiatori in visita nella nostra città, costituendo il primo biglietto da visita per far conoscere Carpi e i carpigiani”.
Chiara Sorrentino