Inciviltà

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Che la si voglia intendere “ciò che gli abitanti di un luogo definiscono tale” enfatizzandone il suo valore relativo oppure, con un approccio legalistico, “ciò che lo Stato sanziona come tale”, l’inciviltà ha un valore in quanto elemento costruttore dell’ordine sociale. Per avere un’indicazione del grado di inciviltà a livello locale basta scorrere i dati della Polizia Municipale dell’Unione Terre d’Argine relativi allo scorso anno. A partire dai risultati degli 850 servizi mirati in materia ambientale in conseguenza dei quali 250 multe sono state elevate a chi gettava rifiuti in modo ‘non corretto’, contro le 42 elevate nel 2014.  Significativo è l’aumento delle violazioni in materia di rispetto delle norme dei regolamenti di Polizia Urbana che da 191 nel 2014 sono diventate 240. C’è chi non aveva il cane al guinzaglio (51 contro le 40 del 2014), chi ha sputato per terra, si è seduto o sdraiato sulla pubblica via o chi ha soddisfatto le necessità fisiologiche fuori dai luoghi destinati (41 contro le 22 del 2014). Notevole incremento, infine, hanno subito le violazioni inerenti alla nettezza del suolo pubblico e del decoro dei fabbricati che da 7 accertate nel 2014 sono passate a 22. Per disturbo alla quiete pubblica o atti di vandalismo sono arrivate quasi 2000 segnalazioni e richieste d’intervento alla Polizia Municipale. 340 persone hanno parcheggiato la propria auto negli spazi riservati ai disabili; 136 persone hanno parcheggiato sulle strisce pedonali; 75 automobilisti sono stati multati per aver parcheggiato la propria auto sul marciapiede; sono aumentati gli incidenti che hanno coinvolto ciclisti (148 contro i 133 nel 2014) e anche quelli che hanno coinvolto pedoni (49 contro i 38 del 2014) nonostante gli incidenti siano complessivamente calati. Nel 2015 sono saliti a 26 i reati per fuga ed omissione di soccorso nei sinistri con feriti (contro i 9 del 2014) e sono aumentate le violazioni per guida in stato d’ebbrezza (77 contro le 59 del 2014). “Quando un individuo trova persone che in sua presenza si comportano impropriamente o appaiono fuori luogo, può leggere questo come una prova che sebbene l’episodio in sé non costituisca per lui una minaccia, quelle stesse persone che si comportano fuori dagli schemi tradizionali possono attuare anche altri comportamenti fuori dagli schemi, alcuni dei quali possono essere minacciosi” sosteneva Goffman. A contrastare l’inciviltà in città, per restituire una percezione positiva a chi ci vive, non possono essere però solamente i vigili urbani, il cui organico è pure calato di 7 unità. C’è qualcuno che invece di continuare a lamentarsi avrà il coraggio di dire a chi parcheggia sul marciapiede che è vietato?
Sara Gelli

 

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