Dopo un lungo dibattito, il testo del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili è approdato in Senato (il primo capo del ddl inserisce nell’ordinamento giuridico italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso come “specifica formazione sociale”, secondo quanto previsto dall’articolo 2 della Costituzione. Il secondo capo disciplina la convivenza di fatto, tra una donna e un uomo e tra due persone dello stesso sesso). Nel novembre scorso, il Consiglio comunale di Carpi ha istituito un Registro amministrativo per il riconoscimento delle Unioni civili: uno strumento che consente la registrazione dei legami “tra cittadini carpigiani, senza distinzione di sesso”. Consci che “la comunità è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano o non si possono concretizzare nell’istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duratura” il civico consesso ha deciso di andare oltre il vuoto normativo nazionale e istituire, autonomamente, un registro a valenza amministrativa. “Il registro – spiega l’assessore ai Servizi demografici, Cesare Galantini – diventerà operativo a partire dal 2 febbraio. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio, infatti, abbiamo dovuto dare gambe alla delibera, organizzandoci dal punto di vista operativo, a partire dalla stesura della modulistica necessaria all’iscrizione. Ora tutto è pronto. da martedì 2 febbraio chi vorrà potrà usufruire di questo nuovo dispositivo e iscriversi al Registro”.
Jessica Bianchi