Quando salvi una vita salvi il mondo intero

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Il motto che guida l’azione umanitaria delle giovani volontarie modenesi della Fondazione Time for life è: Quando salvi una vita salvi il mondo intero. In modo particolare la loro attività si rivolge ai più piccoli, laddove l’infanzia è negata e abbandonata a se stessa, Time for Life c’è.
La fondatrice modenese Elisa Fangareggi, insieme alle compagne di avventura Alice e Sonia, è stata ospite dei Lions club di Carpi per spiegare in cosa consiste il progetto umanitario e in quali paesi opera. “Siamo una piccola Unicef – spiega Elisa Fangareggi – ma noi operiamo direttamente sul posto, non deleghiamo ad altri, né inviamo soldi o generi di prima necessità. Il contatto coi bambini lo curiamo direttamente quando ci rechiamo periodicamente sempre negli stessi villaggi in modo da creare un legame anche affettivo con questa umanità dimenticata e bisognosa”. Attiva in Benin, Kenia, Romania, Nepal e Nicaragua, Time for Life assiste bambini soli o abbandonati che hanno bisogno di cure, grazie al sostegno e alla generosità di parenti, amici ed enti che contribuiscono alle spese di viaggio ma anche alla raccolta di medicinali e capi di abbigliamento.
“Non andiamo all’avventura – ha spiegato Elisa – come è successo e succede a tante volontarie italiane spesso rapite. Noi viaggiamo d’accordo e d’intesa col Ministero degli Esteri e, dunque, con i consolati italiani di quelle località coi quali siamo in costante contatto telefonico giornaliero e sanno sempre dove siamo”.
In che condizioni versano i bambini a cui prestate soccorso?
“Terribili. In Benin e in Nicaragua esistono forme di schiavitù infantile con bambini costretti a lavori pesantissimi e pericolosi, come spaccare pietre con martelli che fatalmente finiscono anche sulle mani con traumi difficilmente curabili in quei paesi.  In  Romania, Nepal e in Siria, abbiamo assistito a situazioni di degrado, denutrizione, emarginazione e abbandono. Situazioni disperate al limite della sopravvivenza che noi cerchiamo di alleviare sul posto, non togliendo quei bambini dalla loro terra o ai loro genitori,  che non si sa nemmeno se esistano”.
Il presidente del Lions club carpi Host, Roberto Andreoli, ha concluso il toccante incontro con le volontarie modenesi annunciando che il consiglio direttivo deciderà come sostenere la fondazione nella sua meritoria attività.
Cesare Pradella

 

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