Nasce un fondo per tutelare il patrimonio di Beppe Lodi

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Il Comune di Carpi possiede un vero e proprio patrimonio che non è composto però da monumenti o da risorse economiche. Si tratta dei documenti audio e soprattutto video che dagli Anni Ottanta del secolo scorso ha prodotto il Centro di Documentazione e Comunicazione Audiovisiva della città (CDCA) e la cui anima era Giuseppe, Beppe, Lodi, scomparso nel 2010. Un patrimonio fondamentale per il nostro territorio e che presto finalmente troverà adeguata conservazione, tutela e valorizzazione. La Giunta comunale ha disposto infatti con un’apposita delibera che questo si integri con un altro significativo patrimonio, quello del Centro di Ricerca Etnografica del Comune, grazie a uno stanziamento di 11.500 euro diviso in due anni, il 2015 e il 2016.
Il fondo Giuseppe Lodi, così si chiamerà l’insieme di video, film e documentari articolato su più supporti audiovisivi che rappresenta il patrimonio del CDCA, è composto non solo da produzioni originali ma anche da documenti di repertorio, fondi bibliografici, fotografici e musicali, oltre che da attrezzature tecniche. Gli obiettivi che stanno alla base di un vero e proprio progetto di valorizzazione culturale sono innanzitutto quelli di compiere un inventario preciso di tutti i materiali che compongono questo patrimonio, poi quelli di una loro tutela e conservazione (ad esempio salvando su supporti e strumenti digitali i video registrati su cassette e rimettendo in funzione alcune delle attrezzature utilizzate a suo tempo da Lodi); infine un terzo obiettivo è la loro catalogazione informatizzata per arrivare alla messa on line attraverso le principali banche dati e piattaforme esistenti. Man mano che il lavoro procederà si potranno progettare attività di valorizzazione e fruizione dei materiali, attraverso iniziative ad hoc o percorsi virtuali multimediali inseriti nella programmazione dell’assessorato alla Cultura.
“Crediamo che questo progetto sia molto importante per la città. Lodi nel corso di tre decenni ha realizzato direttamente o raccolto da varie fonti tantissime testimonianze sullo sviluppo di Carpi, sia dal punto di vista urbanistico che economico, sociale e politico – spiega l’assessore alla Cultura Simone Morelli – A lui sarà intitolato il fondo che raggrupperà i materiali del Centro di Documentazione. Un ulteriore tassello per costituire un moderno e fruibile progetto dei ‘Patrimoni multimediali del Novecento’ su Carpi e la sua cultura, raccolti negli ultimi 30 anni. Un patrimonio straordinario che fa della città un esempio assoluto nel contesto regionale e tra i più significativi a livello nazionale”.