Stop alle deroghe: e ora?

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La deadline è fissata al 25 novembre 2015. Da quella data in poi nessuna deroga sarà più ammessa poiché diventerà finalmente attuativa la Legge 30 ottobre 2014, n. 161, che con l’art. 14 riallinea anche per i medici e il personale sanitario la giurisprudenza italiana agli altri paesi dell’Unione Europea in materia di orario di lavoro e durata dei riposi. In particolare, la legge prevede come minimo 11 ore consecutive di riposo giornaliero, massimo 48 ore di lavoro settimanale, compreso lo straordinario, 24 ore di riposo settimanale e almeno 4 settimane di riposo annuale. Una patata bollente per il nostro Paese che, bellamente, da anni lede il diritto sacrosanto dei suoi professionisti sanitari al risposo. Un atteggiamento illegittimo sul quale si regge l’intero sistema sanitario nazionale. “Questa – ha dichiarato  il dottor Giampaolo Papi (in foto) di ANAAO-ASSOMED, sindacato che rappresenta i Medici Dirigenti – rappresenta una conquista civile per il nostro Paese dove, finalmente, viene ripristinato il diritto al riposo. Dal punto di vista dei medici, all’Ospedale Ramazzini di Carpi non prevediamo vi siano reparti o servizi che rischiano di essere messi in ginocchio dal provvedimento; il quale, lo ricordo, prevede che il medico che fa la guardia notturna  non possa più essere impiegato anche il mattino seguente. Ovviamente qualora dovessero emergere delle criticità, il sindacato lo farà presente alla direzione aziendale”.
Jessica Bianchi

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