Fuori dalla crisi

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Il perdurare della crisi negli ultimi anni non ha intaccato solo liquidità e lavoro, bensì anche i comportamenti, le capacità di singoli e famiglie, per la prima volta alla prese con un fenomeno per loro inedito, di programmare e gestire nel migliore dei modi i propri bilanci. Al mutare delle condizioni economiche non è insomma sempre corrisposta un’efficace capacità di adattamento e revisione delle proprie finanze. Per alcuni nuclei familiari la crisi si è rivelata un vero e proprio labirinto dal quale sembrano incapaci di uscire. Il mondo del volontariato è stato perciò costretto a intensificare un ruolo di ascolto, analisi e risposta a queste problematiche: l’allarme lanciato dal volontariato e dal sistema dei servizi non riguarda più soltanto le situazioni di povertà conosciute e croniche, ma anche altre forme di difficoltà. La profonda crisi del sistema economico, lavorativo e di protezione sociale ha coinvolto in modo massiccio anche quei nuclei familiari che sinora vivevano del proprio lavoro e avevano una situazione di relativa stabilità e benessere. A Carpi c’è un nuovo soggetto che ha deciso di confrontarsi direttamente con questa complessa e preoccupante realtà: l’associazione Dedalo. Sviluppatasi a partire dal Progetto di Contrasto alla Povertà, il quale prevedeva la creazione, sul territorio dell’Unione Terre d’Argine, di uno sportello gratuito di consulenza alle famiglie indebitate, l’associazione ha mosso i primi passi alla fine dello scorso anno, tramite un’azione di ricerca volontari mirata all’apertura del servizio, e nei primi mesi del 2015, con Volontari al fianco di chi vive in debito,  un corso di formazione, organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato di Modena, rivolto a volontari e cittadini, per cercare di affrontare da un lato il problema di coloro che si approcciano al credito con troppa leggerezza o hanno difficoltà nella gestione del proprio bilancio familiare e, dall’altro, per favorire l’educazione finanziaria generale. Al termine del corso 15 volontari hanno deciso di dar vita a Dedalo, divenendone i soci fondatori. “Gli scopi dell’associazione – spiega il presidente Mirco Beltrami – sono quelli di diffondere la conoscenza dei principi di una corretta amministrazione delle risorse economiche delle famiglie, anche al fine di prevenire l’insorgenza di situazioni critiche e di disagio, aiutare le persone  che si trovano in una grave situazione debitoria, con l’intento di migliorare e ottimizzare l’impiego delle loro risorse economiche, supportandole nella ricerca di soluzioni temporanee (e permanenti) atte ad alleviare e superare il loro stato di necessità e, infine, svolgere attività di orientamento alle possibilità di microcredito offerte sul territorio e fornire servizi ausiliari e di supporto al microcredito”. Tentare insomma di diffondere la conoscenza dei corretti principi di buona amministrazione delle risorse e intervenire presso coloro che già versano in una situazione grave, con un’attenzione particolare all’atteggiamento dell’ascolto, per essere vicini a quanti vivono il dramma dell’indebitamento. Una delle peculiarità di Dedalo, nata anche grazie al sostegno della Fondazione Casa del Volontariato, si ritrova nelle professionalità presenti tra i volontari, nelle cui fila si annoverano bancari, avvocati, commercialisti e contabili, sia in pensione che in servizio, i quali hanno deciso di mettere gratuitamente a disposizione le loro conoscenze tecniche specifiche, oltre naturalmente a una parte significativa del proprio tempo libero, a favore della comunità. Agli inizi di ottobre è cominciata l’attività di ascolto e consulenza, con alcuni casi inviati dalla Caritas Diocesana (Porta Aperta) e dalla Cooperativa Sociale Il Mantello. Per contattare Dedalo è possibile scrivere a dedalo.onlus@gmail.com e telefonare al  329.1840020 il lunedì dalle 15 alle 17.30 e il sabato dalle 9.30 alle 11.30.

 

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