Un ospite inatteso

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Vi avevamo già raccontato dell’apparizione davvero inusuale nella nostra città del tarantolino: il più piccolo geco del Mediterraneo. Dalla pelle grigio-rosata e picchiettata di piccole macchie irregolari, questo simpatico animaletto notturno è uno straordinario insettivoro in grado di catturare insetti sgraditi all’uomo, come le zanzare, ad esempio. A raccontarci il simpatico incontro e la successiva convivenza con una piccola colonia di gechi era stata una carpigiana residente in centro storico. Dopo la pubblicazione della sua testimonianza sono state numerose le segnalazioni giunte in Redazione di avvistamenti di gechi, in particolare nel cuore della nostra città. Cuccioli e adulti, di cui uno privo di coda, evidentemente abbandonata per liberarsi dalle grinfie di un gatto…  Una notizia davvero insolita dal momento che di gechi, a Carpi, non se ne erano mai visti prima. Nè, tantomeno, sentiti: sì perché i gechi hanno una voce, qualità che li rende unici nel mondo delle lucertole. Ad aprile cominciano gli accoppiamenti e i maschi emettono un suono simile a una sorta di pigolio; verso che, in maniera più debole e rauca, usano anche quando sono spaventati. Diffuso soprattuto nelle isole e in alcune zone costiere del litorale tirrenico questo simpatico animale è ormai giunto sin qui, alla Corte dei Pio. “In una sola uscita agostana di esplorazione del centro storico di Carpi – raccontano Daniela e Maurizio della sezione Lipu di Carpi – abbiamo individuato almeno una dozzina di gechi! Tra questi abbiamo scoperto piccoli, adulti variamente pigmentati e alcuni individui con coda tozza rigenerata. Continueremo sicuramente a studiare queste presenze sperando in un atteggiamento di rispetto e di tutela da parte dei cittadini verso queste creature innocue, così discrete e utili per l’uomo. Naturalmente rimaniamo a disposizione di chiunque voglia segnalarci avvistamenti o chiedere informazioni”. Un ospite tanto inatteso quanto gradito di cui avere rispetto e non certo paura.
J.B.