E’ stato inaugurato lunedì 21 settembre, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti e del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il nuovo edificio in via Campi 103 a Modena: ospiterà le attività dei Dipartimenti di Scienze Chimiche e Geologiche e di Scienze della Vita dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
“Questo edificio – ha detto il ministro del Lavoro Poletti – è simbolo di solidità e dinamismo, perchè qui i giovani costruiranno il loro futuro”.
Il complesso è stato realizzato dalla Cmb di Carpi su progetto dello Studio Rossiprodi Associati di Firenze, in partnership con Ingegneri Riuniti di Modena e ospiterà una popolazione accademica permanente di circa 2.300 persone fra studenti, docenti, ricercatori, dottorandi, borsisti e assegnisti di ricerca, oltre al personale tecnico-amministrativo.
L’edificio si articola in quattro corpi (con altezza massima di 4 piani fuori terra), che definiscono due ampie corti aperte, orientate verso la città storica, e due corti verdi chiuse, sulle quali si affacciano gli spazi dedicati alla didattica.
Nei primi tre piani fuori terra trovano ospitalità 56 laboratori di ricerca, 9 laboratori didattici e 5 laboratori di appoggio, 7 aule per lezioni frontali, 6 aule specialistiche e 280 postazioni di lavoro per personale docente, ricercatore e tecnico, amministrativo.
La struttura ospita inoltre una Clean room “metal free”, laboratorio, unico in Italia, realizzato senza alcuna parte in metallo visibile, per analisi che devono essere eseguite in un ambiente privo di contaminazioni per assicurare uno standard di altissima qualità e precisione.
L’intervento, del valore complessivo di circa 35 milioni di euro, è stato realizzato grazie alle risorse rese disponibili da Inps attraverso Aristotele, fondo immobiliare di social responsibility gestito da Fabrica SGR.
“Per la nostra cooperativa – ha evidenziato in occasione del taglio del nastro Carlo Zini, presidente di Cmb – abituata ad operare su tutto il territorio nazionale e all’estero, rappresenta motivo di particolare orgoglio aver partecipato alla realizzazione di un’opera tanto prestigiosa, rivolta ai giovani e quindi al futuro sul nostro territorio. Nel processo costruttivo sono state utilizzate le tecnologie più avanzate del settore, le stesse che Cmb impiega con ottimi risultati nella realizzazione dei grattacieli più alti del Paese e dei moderni complessi ospedalieri. Un particolare ringraziamento agli ingegneri ed agli operai che sono stati parti attive di quel progetto Sicuri per mestiere, che ha consentito di portare a termine la realizzazione dell’opera senza il minimo infortunio sul lavoro”.
S.G.