Dall’inizio di quest’anno sono scattate le nuove regole per la revisione degli auto/motoveicoli che segnano la fine delle “finte” revisioni, ossia quelle eseguite in maniera approssimativa e superficiale, talvolta persino truccate. Le officine autorizzate a effettuare le revisioni hanno tempo fino al 1° gennaio 2016 per adeguarsi ai requisiti introdotti dal nuovo protocollo di comunicazione denominato Mctcnet2, ma sono già tanti i centri che hanno provveduto ad apportare le modifiche necessarie.
Ma quali sono i pro e i contro della riforma?
Lo abbiamo chiesto a Massimo Ariani, titolare della storica Carrozzeria Ariani: “le nuove regole vanno tutte a vantaggio di una maggiore trasparenza e sicurezza stradale. Il nuovo sistema provvisto di telecamera che trasmette in tempo reale alla motorizzazione civile la foto della targa non permette di interrompere il processo di revisione. Pertanto, se c’è qualcosa che non va, l’auto viene bocciata subito, senza “rattoppi” dell’ultimo minuto. Ed è proprio qui il passo in avanti rispetto al passato: si impedisce ad alcuni furbetti di far passare qualsiasi tipologia di mezzo, limitando così chi bara. Se il veicolo presenta qualcosa che non va e viene bocciato, l’utente dovrà pagare nuovamente per un nuovo esame la stessa cifra di 65,60 euro. Il consiglio per gli utenti è quindi quello di non aspettare il momento della revisione per provvedere alla risoluzione di eventuali problemi con il rischio di dover ripetere e ripagare il test, ma di recarsi preventivamente dal proprio riparatore di fiducia affinché possa sistemarla in vista della revisione”.
“Le persone – ha aggiunto Oriano Setti responsabile provinciale di Cna – devono capire che la revisione viene effettuata per la sicurezza del loro veicolo e per la loro incolumità. Considerato il momento di crisi, non fa piacere a nessuno dover ripetere il test e per questo è meglio effettuare prima un controllo dal proprio meccanico: per risparmiare soldi e tempo. In ogni caso, come associazioni ci stiamo impegnando a livello nazionale per chiedere che vengano abbassati i costi della seconda revisione nel caso si riveli necessaria.
Per quanto riguarda l’accuratezza del test, un altro effetto delle novità introdotte è l’allungamento del tempo necessario per effettuare la revisione: dall’accettazione del veicolo all’esecuzione delle prove, fino all’emissione del referto e della documentazione fiscale, sono necessari tra i 25 e i 30 minuti in base anche all’esperienza e all’organizzazione del centro”. Se non emergono particolari problemi, al termine della revisione viene rilasciata un’etichetta con la dicitura “Regolare” da applicare sulla carta di circolazione. Altrimenti, se il veicolo viene considerato fuori dai parametri di legge viene posta l’etichetta “Ripetere”, che consente di circolare un mese entro il quale la vettura dev’essere messa in regola prima di ripetere la revisione, oppure “Sospeso dalla circolazione” qualora le sue condizioni siano talmente inefficienti da consentirne la circolazione solo fino a un’officina riparatrice o verso uno sfasciacarrozze. La sanzione per chi circola senza revisione completata nei termini previsti è salata e, tra pochi mesi, con l’introduzione del tagliando elettronico, sarà ancora più semplice individuare i trasgressori: da 159 a 639 euro con l’aggiunta della sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni, oltre al ritiro del libretto di circolazione che verrà restituito solo dopo aver superato la revisione. Multe peggiori sono previste in caso di recidiva: da 398 a 1.596 euro e sanzione accessoria della confisca amministrativa della vettura.
Chiara Sorrentino