Sulle vie della fede

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Si tiene dall’1 all’8 agosto il pellegrinaggio a Santiago de Compostela guidato dal Vescovo, monsignor Francesco Cavina. Una cinquantina i partecipanti a questa iniziativa che, dopo l’arrivo in aereo a Pamplona, si svilupperà attraverso quattro tappe. Ogni giorno i pellegrini potranno scegliere di vivere il cammino secondo due modalità, in base alle proprie forze fisiche: a piedi – è previsto un percorso di una ventina di chilometri al giorno – oppure in pullman. Le giornate si concluderanno a gruppo riunito per la meditazione del Vescovo, la celebrazione eucaristica e la condivisione delle esperienze vissute.
Giovedì 6 agosto a Santiago de Compostela partecipazione alla Messa del Pellegrino e nel pomeriggio visita alla Cattedrale, intitolata all’apostolo San Giacomo il maggiore – Santiago el Mayor – e al centro città. Sono in programma, inoltre, visite ad alcune località di particolare interesse storico-artistico, così come un’escursione a Cabo Finisterre, il punto più occidentale della Spagna.
Nelle scorse settimane l’iniziativa è stata preceduta da un incontro di preparazione condotto da monsignor Cavina, in cui si è illustrato il significato del pellegrinaggio cristiano, come “metafora” del cammino di fede incontro a Cristo.
“Il pellegrinaggio a Santiago – sottolinea il Vescovo – è nato dalle richieste fatte da alcuni pellegrini venuti a Gerusalemme due anni fa ai quali si sono aggiunte altre persone. Chiaro lo scopo e la scelta di Santiago, uno dei luoghi più santi della cristianità, un luogo che ha unito e unisce l’Europa. I cammini che giungono in questa città sono molti e partono da tutta Europa per ricongiungersi in un unico punto. Un modo – sostiene monsignor Francesco Cavina – per vivere la nostra fede e ritrovare le radici cristiane dell’Europa”.
Importante anche la scelta del periodo, l’estate, “per richiamare il senso delle vacanze – osserva il Vescovo – un tempo nel quale dovremmo essere invitati a recuperare quella dimensione di silenzio, riflessione, contatto con la natura, relazione con gli altri che fatichiamo a vivere nella quotidianità della nostra vita, presi come siamo da tanti impegni. Vivere senza fretta come si può fare in vacanza è davvero utile – conclude monsignor Francesco Cavina –  se poi aggiungiamo un obiettivo – per noi il pellegrinaggio a Santiago de Compostela – possiamo essere certi che torneremo alla nostra quotidianità rigenerati”.

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