I giovani d’oggi: questi sconosciuti…

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La memoria deve spingersi lontano nel tempo per ricordare l’ultima occasione in cui ci si occupò in modo approfondito dei giovani di Carpi. Era il 2000 e l’allora assessore alle politiche giovanili Brunetto Salvarani commissionò una corposa ricerca sul mondo giovanile carpigiano: Carpi diem era stata pensata e condotta per poter poi ragionare di quell’universo che resta per lo più sconosciuto anche oggi.
Da quella ricerca si passò poi all’elaborazione di politiche giovanili in cui era ricompresa la realizzazione dello spazio Mac’è, tuttora esistente. Oggi il divario generazionale è diventato una voragine e, a causa delle rapide trasformazioni, non sappiamo più chi sono i giovani.
L’istituzione di un Tavolo per l’Adolescenza distrettuale così come previsto dalle normative regionali sulle politiche giovanili è un primo passo importante ma Carpi ha deciso di fare qualcosa di più creando un’occasione di confronto che, collaborando col Tavolo dell’Unione Terre d’Argine, si configurerà in modo meno istituzionale.
“Non solo – spiega l’assessore all’Istruzione Stefania Gasparini – un tavolo tecnico ma anche politico, che garantisca la libertà di esprimersi per mettere in campo i problemi dentro la scuola e fuori”. Oltre alla Gasparini, vi siedono gli assessori al sociale Daniela Depietri e alle politiche giovanili Milena Saina, i dirigenti degli istituti comprensivi e delle scuole superiori e il direttore del distretto sanitario Claudio Vagnini.
Mancano i genitori, come sottolineato dal nostro giornale qualche settimana fa, ma “abbiamo chiesto alle scuole, nel corso di questo primo incontro, di farci avere i nominativi dei genitori che siedono nei consigli d’istituto o che appartengono ad associazioni attive nell’ambito delle scuole, per garantire la rappresentanza delle famiglie”.
L’obiettivo resta quello “di mettere in campo i problemi che sussistono dentro e fuori le scuole per cominciare a coordinare i vari interventi che già vengono messi in campo dai diversi soggetti. Chi si occupa di ragazzi e  disagio giovanile incontra innumerevoli difficoltà: occorre fare qualcosa per capire l’universo dell’adolescenza, che da sempre è una fase delicata della vita, ma oggi è complicata da un contesto che è completamente rivoluzionato soprattutto dai nuovi sistemi di comunicazione”.
Sara Gelli
 

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