Vivere la natura in canoa

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Immaginate di gustarvi un tramonto infuocato circondati dalla bellezza della natura, mentre accarezzate una placida distesa d’acqua… Pagaiata dopo pagaiata, soli, in mezzo allo spettacolo lussureggiante di prati e alberi, rigenerate la mente grazie al silenzio e al senso di assoluta libertà che vi pervade… Per liberare la mente e regalarsi momenti di relax dimenticando lo stress quotidiano, non occorre andare lontano. A pochi passi da casa nostra, a Campogalliano, i laghi Curiel rappresentano un inusuale e inaspettato angolo di paradiso. Da scoprire e assaporare. Ad aver scommesso su questa distesa ancora poco addomesticata di terra e acqua, è l’associazione Canottieri Mutina, la quale, lo scorso 24 giugno, ha festeggiato i suoi primi 85 anni di vita. Un sodalizio che ha radici profonde e grazie al quale centinaia di persone si sono avvicinate – e innamorate – di tutte quelle discipline sportive acquatiche legate alla canoa e al kayak. La canoista Caterina De Carolis, dopo aver iniziato la sua carriera agonistica nel 1978, oggi è la presidente della Canottieri Mutina, nonché responsabile del settore paracanoa: “sono cresciuta all’interno di questa associazione. Ce l’ho nel sangue. La canoa ti insegna a stare nella natura, a rispettarla. E, al contempo, ti aiuta a stringere rapporti significativi con i tuoi compagni. E’ una disciplina sportiva che unisce le generazioni: bambini e over 65 possono convivere nella stessa squadra. Un’esperienza formativa straordinaria, all’insegna dell’integrazione”.
Quali sono i capisaldi del vostro sodalizio?
“A tenerci insieme è certamente la passione che nutriamo nei confronti della nostra disciplina sportiva, unitamente all’amore per gli ambienti naturali e il senso di libertà. Sensazioni che possiamo condividere in un ambiente amichevole e famigliare. L’associazione è fondata, prima di tutto, sui valori umani: la componente agonistica è importante ma lo è anche la solidarietà”.
Cos’è il progetto Happy kayak?
“Il progetto è nato nel 2008. Da allora, da aprile a settembre, almeno 15 ragazzi tra i 14 e i 25 anni – quest’anno sono 18 – affetti da disabilità fisiche o intellettivo – relazionali scoprono la canoa insieme a noi. Alcuni rimangono talmente incantati da questo sport da decidere di praticarlo a livello agonistico, oggi ne abbiamo una trentina”.
La canoa, quindi, è alla portata di tutti?
“Assolutamente sì. Dagli otto anni in poi, tutti possono praticare la canoa. Non ci sono limiti di età. Tra i nostri soci ci sono persone di oltre settant’anni che ancora scendono in acqua… L’accesso alla nostra sede è libero. Tutti i nostri soci possono usufruirne grazie a una chiave automatica, 365 giorni l’anno, dalle 6 alle 22. Una scelta fatta per garantire loro la massima indipendenza e autonomia”.
Che emozioni regala?
“E’ una disciplina che si può praticare in solitudine, regalandoti grande libertà. Si è soli, all’aria aperta, immersi in scenari naturali straordinari. La canoa regala emozioni impagabili. E anche qui ai Laghi Curiel mi permette di ammirare tramonti africani di incommensurabile bellezza”.
Quante persone riunisce la Canottieri Mutina?
“Mediamente sfioriamo i duecento soci”.
Quali sono gli obiettivi e le sfide del futuro?
“Vorremmo  aumentare il numero di persone che praticano il nostro sport nei nostri laghi, e non solo, a tutti i livelli (amatoriali, turistici e agonistici). E, allo stesso tempo, desideriamo avvicinare sempre più giovani con disabilità alle nostre discipline, chissà che tra loro non si celino grandi talenti…”.
La Canottieri Mutina è stata la sola società in Italia – unitamente alla Canottieri Firenze – ad aver ottenuto, lo scorso anno, punteggi Coni e Fick in tutte le specialità: canoa polo, paracanoa (con atleti campioni d’Italia e una ragazza in predicato per le Paraolimpiadi di Rio), kayak velocità, kayak discesa fluviale e canoa/kayak turistici.
Molti sottovalutano i Laghi Curiel. Perché tale cornice dovrebbe essere rivalutata?
“Con i nostri atleti giriamo l’Italia alla scoperta di luoghi incantevoli ma, la nostra casa è questa. Quando ospitiamo gare su acqua piatta a Campogalliano, i nostri ospiti ci invidiano moltissimo i Laghi Curiel. Un paradiso a due passi dalla città. L’acqua è pulitissima, l’ambiente splendido, i tramonti meravigliosi… Inoltre non vi è navigazione a motore e, di conseguenza, non ci sono onde, inquinamento e rumore. Acque sicure tutte da godere. I Laghi Curiel meritano di essere maggiormente frequentati”.
Jessica Bianchi

 

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