Carpi: una fogna a cielo aperto?

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Quanto tempo servirà ancora ai carpigiani per metabolizzare il nuovo sistema di raccolta puntuale dei rifiuti? C’è chi si è adeguato senza problemi, chi dalla protesta plateale è passato al mugugno sotterraneo e poi ci sono gli irriducibili che nemmeno hanno preso in considerazione l’idea di verificare la nuova modalità di raccolta dei rifiuti, negandone principi e obiettivi.
Comune di Carpi e Aimag tirano dritto e, dopo una disponibilità iniziale a ridiscutere alcuni dettagli, confermano la sperimentazione: il modello a cui si ispirano è quello di Contarina spa che gestisce il servizio in alcuni Comuni del Veneto, tra cui Treviso, e ha applicato con successo la tariffa puntuale dopo aver vissuto i medesimi problemi che oggi a Carpi sono sotto gli occhi di tutti con spazzatura buttata ovunque dentro e fuori le mura.
Basta percorrere le strade di campagna poco fuori il centro abitato per rendersi conto degli effetti dell’inciviltà di quei seppur pochi concittadini che lanciano dal finestrino dell’auto il sacchetto del pattume o il pannolino sporco del bebè. L’idea è forse quella di trasformare Carpi in una fogna a cielo aperto?
In occasione di un recente Consiglio Comunale l’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha spiegato che l’obiettivo è la riduzione dei chili di rifiuti avviati a smaltimento: “oggi 200 per abitante ogni anno, ma ci aspettiamo di raggiungere i 50/60. Inoltre puntiamo a diminuire i costi del servizio, attraverso minori oneri di smaltimento e di raccolta, con conseguente riduzione delle tariffe”.
Intanto per l’avvio del nuovo sistema che consentirà ai cittadini di risparmiare sono stati fatti investimenti che, da soli, rappresentano la metà dell’incremento dei costi complessivi i quali hanno determinato un incremento della Tari del 4.3%
Una famiglia di 3 persone che vive in 100 metri quadrati vedrà un incremento di 10/11 euro annui, arrivando a pagare 257 euro e si consolerà pensando che è una delle tariffe più basse in Regione. Un motivo per esultare, a dir la verità c’è, e troppo spesso viene dimenticato: la raccolta differenziata ha permesso finora di poter fare a meno di un inceneritore sul nostro territorio e consentirà di fare a meno delle discariche. Così come la veneta Contarina, Aimag ha un impianto di compostaggio a Fossoli di Carpi perché, lo ha ricordato Tosi, “Carpi ha investito sull’impiantistica per il recupero dei rifiuti”. A ben guardare sono tanti i tratti in comune tra Aimag e la veneta Contarina ma se vision, strategie e risultati economici sono tanto simili c’è un particolare che non torna: è una società in house providing (forma di gestione diretta dei servizi pubblici locali che le amministrazioni adottano senza lo svolgimento di una gara per la scelta del contraente)… Allora è possibile!
Sara Gelli