“Non ci sentiamo sicuri”

0
589

A Novi e a Rovereto hanno assunto la dimensione di una vera e propria piaga: rapine e furti ai danni dei commercianti non si arrestano seminando la paura e contribuendo ad aumentare la percezione di insicurezza già particolarmente diffusa tra la cittadinanza. L’ultimo colpo in ordine di tempo è stato messo a segno la settimana scorsa durante la notte. A essere presa di mira la Tabaccheria di via XXII Aprile, da quasi tre anni, ovvero dopo il sisma del maggio 2012, in un container. “Tra poco lasceremo questa sistemazione provvisoria” ci racconta il titolare, Daniele Cottafavi. “A maggio dovremmo trasferirci nel negozio di via Bigi Veles, 1 intanto però qualcuno ci ha voluto fare un bel regalo… L’altra mattina quando siamo arrivati per aprire la tabaccheria abbiamo trovato la porta scassinata: all’interno era tutto sottosopra. Mancava diversa merce, per un valore di circa 7mila euro. Certo aprire la porta di un container è molto facile ma a preoccupare è il fatto che a Novi gli episodi di questo tipo si sono moltiplicati. Come cittadini – e come commercianti – non ci sentiamo affatto tutelati”, conclude Cottafavi. A quasi tre anni dal disastro del terremoto che continua a condizionare pesantemente la vita dei novesi – alle prese con lungaggini e intoppi burocratici che rallentano la ricostruzione – ora l’intero comune si trova a dover affrontare anche l’emergenza sicurezza, una situazione che, non meno del sisma, si ripercuote sulla serenità di tutti.
Federica Boccaletti
 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here