La paura di essere tagliati fuori ci “costringe” a controllare il cellulare anche 150 volte al giorno, una volta ogni sei minuti: si può parlare di sindrome, roba da strizzacervelli. Lo facciamo in auto, in bici, in motorino e se scattiamo selfie, chattiamo e navighiamo al volante o al manubrio il problema non è più solo psicologico: la distrazione è, infatti, la prima causa degli incidenti stradali in Italia (16,8% secondo i dati Aci/Istat) e usare il cellulare alla guida può essere letale. Carpi non fa eccezione: le cause più frequenti dei 900 sinistri rilevati sono la perdita di controllo del veicolo, la distrazione e la mancata distanza di sicurezza. Al secondo posto troviamo la mancata precedenza.
Nel 2014 sono stati 630 gli automobilisti pizzicati dalla Polizia Municipale mentre guidavano con il telefonino e la violazione è terza dopo il mancato uso di cinture di sicurezza (quasi 1000 multe) e passaggio con il semaforo rosso (oltre 1850). Il record spetta sempre alle multe per divieto di circolazione e sosta (accesso e sosta in Ztl, area pedonale, mancato rispetto della segnaletica) che complessivamente sono state circa 10mila 400.
Complessivamente sono aumentati nel 2014 i controlli ai veicoli: la Polizia Municipale ha fermato 25mila 500 auto (7mila in più rispetto al 2013), in media 70 al giorno, accertando 20mila violazioni (nel 2013 erano state 15.718). Le patenti ritirate sono state circa 340, un centinaio in più rispetto allo scorso anno. Ancora una volta si è registrato un aumento del numero di conducenti sanzionati perché circolavano su veicoli sprovvisti dell’assicurazione obbligatoria: le violazioni sono state 237 rispetto alle 184 del 2013 e alle 135 del 2012. Per mancata revisione dell’autovettura sono stati sanzionati, invece, 630 automobilisti. Sono state accertate complessivamente 70 violazioni per mancata precedenza ai pedoni sulle strisce ed è sempre più alto il numero delle sanzioni (oltre 380 nel 2014; erano state 250 nel 2013) a conducenti che non utilizzavano seggiolini o cinture di sicurezza per il trasporto dei bambini. Infine sono state 400 le multe alle auto parcheggiate negli spazi riservati alle persone disabili. Non solo auto ma anche biciclette nel mirino dei vigili urbani che ne hanno controllate 850 durante lo scorso anno: 219 le multe, per lo più per mancanza di luci. La perseveranza in tali controlli pare stia dando i risultati sperati poiché i sinistri stradali che hanno visto coinvolti i ciclisti sono diminuiti di una ventina rispetto al 2013.
Sara Gelli