Nidi: dalle liste d’attesa ai posti vuoti

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Dalle liste d’attesa ai posti vuoti: è la situazione quasi paradossale nella quale sembrano trovarsi i nidi comunali e convenzionati carpigiani, messi a dura prova da crisi economica e calo demografico. L’Unione delle Terre d’Argine corre ai ripari e attiva un’indagine rivolta ai genitori con bambini fino ai 3 anni che non hanno intenzione di iscrivere il proprio figlio al nido, con l’obiettivo di raccogliere elementi in merito ai nuovi bisogni delle famiglie e rimodulare il servizio, come sottolinea Stefania Gasparini, assessore all’Istruzione e alla Città dei bambini e delle bambine del Comune di Carpi. “Da tempo registriamo un calo tendenziale nei servizi tradizionali dei nidi per l’infanzia. Per tale motivo abbiamo deciso di avviare un’indagine tra le famiglie che scelgono di tenere i propri bambini a casa per comprendere le motivazioni della non iscrizione e, soprattutto, per conoscere quali potrebbero essere, a loro parere, le migliorie da apportare al servizio o le eventuali alternative. Al momento la nostra priorità è quella di tutelare e salvaguardare l’eccellenza di questo servizio: nessuno vuole operare tagli, stiamo però cercando di capire se la rimodulazione può essere una strada percorribile”.
I servizi educativi per l’infanzia (rivolti cioè ai piccoli fino ai 6 anni) nel territorio dell’Unione accolgono ogni anno circa 3.700 bambini, distribuiti tra i 18 nidi (830 bambini iscritti) e le 35 scuole d’infanzia (2.838 bambini iscritti) dei quattro comuni. Se questi servizi si configurano ormai come una tradizione del welfare locale, è però necessario, di fronte a una società profondamente mutata, trovare il giusto equilibrio tra vincoli e possibilità, per dare risposte ai genitori sempre più aderenti alle loro necessità. L’Assessorato ai Servizi Educativi e Scolastici e il Coordinamento Pedagogico dell’Unione delle Terre d’Argine hanno perciò avviato una seconda indagine rivolta a coloro che frequentano i servizi di nido, tesa a misurare il grado di soddisfazione. Per facilitare poi il lavoro dei rappresentanti di mamme e papà all’interno delle strutture che ospitano bimbi fino ai 6 anni è stato approntato il Vademecum del rappresentante: uno strumento di orientamento e supporto costituito da una cartellina con cinque schede che approfondiscono, ciascuna, i contenuti di riferimento utili per tutti coloro che iniziano questa esperienza. Le schede possono essere utilizzate per capire, orientarsi e individuare spunti per affrontare diverse situazioni, anche problematiche: dalla prima assemblea dell’anno scolastico alla promozione di iniziative e progetti, al modo in cui coinvolgere rispettosamente ogni famiglia fino alle indicazioni sul funzionamento e l’organizzazione del sistema scolastico nel nostro territorio.
Infatti è proprio nell’accoglienza e nella mediazione tra le diversità, in collaborazione con chi gestisce i servizi, che i rappresentanti svolgono il loro ruolo bilanciando complessità e risorse.  Il vademecum è stato distribuito ai rappresentanti di nidi e scuole d’infanzia ed è disponibile sul sito www.terredargine.it.
J.B.