Il giorno dopo, i genitori sono infuriati. Lo Student Party in edizione carnevalesca ha lasciato uno strascico di polemiche. Incandescenti quelle legate al consumo di alcol che dovrebbe essere vietato a un party rivolto a studenti tra i 14 e i 17 anni. “Quando mia moglie è andata a prendere nostro figlio e i suoi amici – racconta un genitore – la scena che le si è presentata era a dir poco raccapricciante: ragazzini che vomitavano, altri che stavano male… a prescindere dalla location, l’organizzazione avrebbe dovuto esercitare maggiore controllo. Si stava festeggiando un compleanno e chiunque poteva servirsi e accedere ad alcolici di ogni sorta. E’ impensabile. Se si decide di organizzare una festa per minori, l’alcol deve essere assolutamente bandito. Fortunatamente la fiducia accordata a nostro figlio è stata ripagata ma chi di dovere eserciti il suo ruolo e faccia i necessari controlli”.
A innescare ulteriori reazioni è stato il cambio all’ultimo momento del luogo. "La festa dei ragazzini doveva svolgersi a Carpi ma poi abbiamo saputo che i nostri ragazzi sarebbero dovuti andare a mezz’ora di strada". E il dubbio di un genitore che ha telefonato in redazione è lecito: se già si sapeva che il locale sarebbe stato chiuso, perchè aspettare fino all’ultimo, la sera prima, per cambiare destinazione? All’ultimo minuto i ragazzi sono stati informati del servizio navetta. "Abbiamo accompagnato nostra figlia e le sue amiche alle 9.20 per prendere la navetta delle 9.30 ma hanno dovuto aspettare sotto l’acqua per salire". Acqua anche all’entrata perché un papà racconta: "mia figlia è rimasta sotto l’acqua in fila per più di un’ora fuori al freddo senza un riparo, una tettoia, un portico. Pioveva sabato sera a dirotto e si è completamente inzuppata".
"Mentre ero in fila all’entrata un ragazzo ha vomitato, non ce l’ho più fatta, ho chiamato mio padre e alle 22,30 ero già di ritorno" racconta una ragazzina.