Ad Amsterdam per amore della musica

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Il gene artistico sicuramente scorre nel sangue del 24enne carpigiano Francesco Caliendo. Dopo aver studiato musica per tutta l’infanzia e l’adolescenza grazie all’influsso positivo del padre Lucio Caliendo, musicista colto e raffinato che da 14 anni collabora col grande Paolo Conte, Francesco ha deciso di specializzarsi in musica jazz presso il Conservatorio di Amsterdam.
Come nasce l’idea di trasferirti a studiare nella capitale olandese?
“Dopo essermi informato riguardo le maggiori scuole di musica nei diversi Paesi europei, ho scelto quella di Amsterdam perché mi offriva un percorso di studi il più vicino possibile a ciò che stavo cercando. Benché Amsterdam sia principalmente conosciuta come meta turistica, merita di essere apprezzata anche per tanti altri aspetti degni di nota. Innanzitutto, ospita una scena musicale jazz e classica molto vasta e di altissimo livello e, inoltre, è sede di tantissime università all’avanguardia, tra cui uno dei conservatori di musica classica e jazz migliori al mondo, quello che appunto sto frequentando. Al momento sono al secondo anno del corso di laurea in basso elettrico e resterò sicuramente per i prossimi tre anni di studio”.
Come si svolge la tua vita?
“La maggior parte del tempo la trascorro a scuola tra le lezioni e lo studio.  Inoltre due giorni alla settimana lavoro come barista e quando ho un po’ di tempo libero frequento locali dove si suona jazz. Il mio cuore è sempre vicino alla musica”.
Quali differenze hai riscontrato nello studiare musica in Olanda rispetto all’Italia?
“Oltre alla migliore organizzazione che ho riscontrato nel sistema scolastico olandese rispetto a quello italiano, un altro aspetto che mi ha particolarmente colpito è la grande valorizzazione dei ragazzi. In generale si investe molto sui giovani e si cerca di offrire loro il meglio. Lo dimostra il fatto che la scuola che frequento, come tante altre, è una struttura molto grande e all’avanguardia, estremamente curata e ben attrezzata. I servizi sono completi e ben organizzati, nonostante sia una scuola economicamente alla portata di tutti. Gli studenti che lavorano ricevono aiuti di ogni genere, sconti sui trasporti e agevolazioni”.
Cosa ti piace di più dello stile di vita ad Amsterdam?
“Sono tante le cose che amo: innanzitutto mi piace il fatto di essere immerso in un ambiente culturale multietnico, dove si ha la possibilità di confrontarsi con persone provenienti da tutto il mondo. In secondo luogo, la città offre esperienze di tutti i generi, ed essendo relativamente piccola è veramente a misura d’uomo. Infine, amo il culto della bicicletta che hanno gli abitanti di Amsterdam: la usano costantemente nonostante il clima spesso ostile, rendendo la città poco trafficata e più pulita”.
Ti piacerebbe trasferirti definitivamente ad Amsterdam o in un altro Paese all’estero? Che progetti hai per il futuro?
“Non escludo né l’idea di trasferirmi definitivamente qui, né quella di andare a vivere in un’altra città all’estero. Ancora non so se tornerò in Italia, ma per adesso è l’ipotesi meno probabile. Al momento ho qualche progetto musicale a cui sto lavorando e molte idee circa il mio futuro. Terminata la scuola mi piacerebbe fare un master in un’altra città europea, magari a Londra, ma in generale il mio sogno è quello di continuare a spostarmi il più possibile per conoscere nuovi posti, situazioni e opportunità musicali”.
Chiara Sorrentino

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