Notte bianca al Liceo Corso

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Una “notte bianca” di eventi in contemporanea in tutta Italia per promuovere la cultura classica nelle sue infinite declinazioni. La Notte Nazionale del Liceo Classico è un’iniziativa che nasce sull’onda delle polemiche che negli ultimi tempi hanno investito il liceo classico, storico indirizzo di studi del nostro sistema scolastico, fra proposte di abolizione, “processi” pubblici e appassionate discussioni su stampa e web.
 L’idea viene dalla Sicilia, dal Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale dove insegna il professor Rocco Schembra, docente di latino e greco e presidente della delegazione acese dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, motore dell’iniziativa. All’evento, che si svolgerà in contemporanea venerdì 16 gennaio dalle 17,30 alle 24, hanno aderito sinora 104 licei classici della penisola che ospiteranno l’evento, da Gorizia a Siracusa, da Cagliari a Lecce.  Il “passaparola” ha utilizzato sia i canali di comunicazione ufficiale fra le varie amministrazioni scolastiche sia i social network.  Nel corso delle sei ore dell’evento, si darà l’opportunità agli studenti di esibirsi in varie performance. Dal teatro, alla musica, alle letture di autori classici, alla presentazione di romanzi, al dibattito, a coreografie di danze, all’allestimento di degustazioni a tema. Al Rinaldo Corso di Correggio alcuni locali saranno allestiti come gli Inferi dell’Eneide, in cui si aggireranno gli studenti intenti a leggere passi dal capolavoro virgiliano.  La conclusione sarà comune. Tutti leggeranno in contemporanea, in greco e in traduzione italiana, il celeberrimo Notturno di Alcmane, lirico greco del VII sec. a.C. Un testo estremamente suggestivo, degno suggello di una notte magica. 
“Non dobbiamo dimenticare – ha affermato la professoressa Elisa Colella, dirigente scolastico del Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale – che la cultura umanistica è alla base di tutta la struttura scolastica italiana e che la buona scuola dovrà necessariamente mirare al potenziamento tanto della cultura scientifica quanto di quella umanistica, al fine di rendere agili le menti, aperte alla intuizione, alla ideazione e alla progettazione di un futuro solido, consistente e significativo”.