Don Luca alla Maratona col maestro Caponetto

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L’ultima Maratona ha riservato una simpatica sorpresa: un giovane parroco carpigiano l’ha corsa insieme al decano delle corse,  più volte campione italiano Over 60 e 70 e campione del mondo in carica Over 75, Antonino Caponetto. Si tratta di don Luca Baraldi, 36 anni, da dicembre parroco della Chiesa di San Giuseppe, nominato dal vescovo, monsignor Cavina, dopo la scomparsa di don Lino Galavotti.
E’ stato proprio don Luca a chiedere al suo parrocchiano Caponetto, 83 anni, di ‘allenarlo’ e avvicinarlo al mondo delle corse a piedi, affinché fosse in grado di reggere la fatica dei canonici 42 chilometri. E così è stato. “Don Luca è stato un allievo esemplare e diligente – commenta Caponetto – ha compreso subito la mentalità giusta da adottare per affrontare l’impegnativa prova, si è allenato con scrupolo  ed è riuscito a portarla a termine giungendo al traguardo di Piazza Martiri dieci minuti prima di me. Sono orgoglioso di lui e del suo risultato perchè compiere i 42 chilometri della gara per la prima volta in meno di quattro ore è un risultato brillante e lusinghiero”. “Gran merito è davvero di Antonino – ha ribattutto don Luca –  che mi ha portato a correre la Maratona dopo una rigorosa preparazione. Al resto ho pensato io perché è stata una specie di scommessa con me stesso anche se non nego di aver faticato, senza tuttavia pensare di ritirarmi a metà percorso perché  sorretto dalle parole di San Paolo quando disse: Ho terminato la difficile corsa della mia vita, mantenendo tuttavia la fede. E sono davvero soddisfatto”. Oltre a un parroco di 36 anni e a un veterano di 83, alla Maratona hanno gareggiato tanti atleti di casa, tra cui l’ex assessore Alberto D’Addese, che l’ha compiuta in 4 ore e 33 minuti e un giovane maratoneta che l’ha affrontata per la prima volta, Alberto Savani di Migliarina, giunto in Piazza Martiri dopo ‘appena’ 3 ore e 59 minuti. Un vero successo.
E così Caponetto, il decano dei maratoneti italiani, (catanese di nascita ma carpigiano di adozione, laureato in Scienze nautiche a Genova e in Scienze religiose a Roma, che ha fatto l’insegnante negli istituti scolatici superiori, con un passato di pilota di jet militari a bordo degli F 84 americani, dei G 59 e degli elicotteri Augusta Bell e una onorata carriera anche come pilota civile di aerei dell’Alitalia, conducendo i Dc 8 e i Dc 9 in viaggi intercontinentali, dopo avere frequentato l’Accademia aeronautica di Napoli) ha raggiunto l’ennesimo traguardo.
Ma la passione per le corse quando è sbocciata?
“Nel 1986, a 55 anni quando, per curiosità, decisi di iscrivermi alla Cento chilometri del Passatore, da Firenze a Faenza, che compii in dieci ore e, dal quel momento, non ho più smesso di gareggiare partecipando da allora a tutte le più importanti maratone in giro per il mondo, compresa quella di New York che ho vinto nel 2002 nella categoria Over 70”.
Degno erede del mitico Dorando Pietri.
Cesare Pradella
 

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