Vesto sogni con materiali di riciclo

0
561

Carpigiana con anni di esperienza nel campo della moda, Silvia Spelta è recentemente diventata ideatrice e produttrice di una linea di borse realizzate esclusivamente utilizzando materiali di recupero.
Come è nata l’idea di ricavare una borsa da un vecchio capo ormai inutilizzato?
“Tutto ebbe inizio due anni fa con un vecchio giubbotto in pelle. Provai a riconvertirlo in una borsa e il risultato superò le mie aspettative. Mi venne così l’idea di cominciare a produrre pezzi unici e irripetibili a partire da capi di abbigliamento usati.  Inizialmente, creavo borse per le amiche poi, con il passaparola e i social network, la voce si è diffusa e ho iniziato a ricevere sempre più richieste. Ora vendo online anche all’estero e organizzo delle serate a tema per presentare le mie creazioni. Oltre alle borse realizzo anche accessori come portagioie, bustine di varie forme e materiali e portafogli”.
Cosa spinge le persone a ricercare capi personalizzati, in netta controtendenza con  l’industria della moda?
“Il desiderio di indossare qualcosa che racchiuda un pezzo di se stessi, che rispecchi ciò che siamo. Poco tempo fa, una signora conosciuta in occasione di una fiera mi chiese di realizzarle una borsa con la giacca della mamma che purtroppo non c’era più, facendomi capire quanto ci tenesse a questo progetto. Dopo aver parlato di forme e misure, è nata una bellissima tracolla che portava con sè tanti ricordi. E’ questo ciò che vogliono oggi sempre più donne: capi e accessori originali che raccontino qualcosa. Ogni capo che appoggio sul mio tavolo ha una storia che cerco di preservare il più possibile lasciando bottoni e tasche originali. Anche il costo finale ha la sua importanza, soprattutto di questi tempi, e per questo ho deciso di andare incontro alle esigenze delle clienti con prezzi accessibili”.
Le tue creazioni oltre a essere particolari e uniche sono anche all’insegna di uno stile di vita eco-sostenibile. Pensi che in Italia ci sia sufficiente informazione al riguardo?
“Purtroppo no. Mi sono resa conto che all’estero il messaggio del riciclo e delle scelte di vita eco-sostenibili è molto più diffuso che in Italia. Anche per quanto concerne il fenomeno delle sostanze tossiche presenti nei vestiti, credo non ci sia abbastanza informazione nel nostro Paese. Purtroppo nella comunicazione relativa al mondo della moda continua a prevalere l’immagine e il prestigio del marchio rispetto alla qualità dei materiali e delle lavorazioni.  Invece i miei modelli nascono da pellami e tessuti naturali, vengono lavorati a mano e colorati con tinture naturali”.
Cosa speri per il futuro della tua attività?
“Il mio sogno è quello di vedere il più possibile le mie creazioni al braccio di donne eleganti e, in futuro, vorrei riuscire a incrementare le mie esportazioni all’estero per portare il nostro talento creativo in tutto il mondo. Le mie creazioni sono visibili attraverso il blog: spelta silvia.blogspot.com e sulla pagina facebook Spelta S”.
Chiara Sorrentino