“Questa Giunta, se necessario, sa fare un passo indietro”

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Così come aveva promesso, dopo aver rispettato il passaggio istituzionale in Consiglio Comunale, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli si è reso disponibile, insieme all’assessore Daniela Depietri, per parlare del polo anziani e della soluzione che si è trovata per evitare il sacrificio di una porzione di verde nell’area della Cappuccina, compresa tra via Nuova Ponente, via dei Cipressi e via Peruzzi.
Il dibattito che si è sviluppato durante la campagna elettorale non ha soddisfatto Bellelli perché “troppo superficiale”, ha sostenuto il sindaco, rispetto ai contenuti del progetto di due centri diurni e un care residence con appartamenti protetti destinati agli anziani e per la localizzazione dei quali sono richieste specifiche caratteristiche. “Il polo per gli anziani che – ci tiene a precisare Bellelli – non è una struttura protetta, dev’essere baricentrico rispetto ai servizi, vicino a centri associativi e ricreativi, privo di barriere architettoniche, contornato dal verde: deve avere un’attrattività  notevole per indurre un 85enne senza rete familiare ma autosufficiente a trasferirvisi”. Per questo la localizzazione della Cappuccina è stata individuata come la più opportuna da parte della precedente amministrazione a  cui la Croce Rossa aveva reso disponibili 400mila euro in conseguenza del terremoto del 2012. “Il sisma ha rappresentato una cartina di tornasole delle fragilità che sono emerse con tutti i loro bisogni e senza un progetto Carpi avrebbe perso quel finanziamento” commenta Bellelli. Inoltre, aggiunge l’assessore Depietri, il progetto assume una maggior valenza “solo se i due centri diurni, collocati oggi in posizione non sinergica, e gli appartamenti protetti per anziani autosufficienti saranno collocati nella medesima area per avere a disposizione gli stessi servizi, in un’ottica di razionalizzazione dei costi”.
Ecco perché è stata portata avanti la scelta dell’area della Cappuccina per costruire il polo anziani su un terreno di proprietà comunale. L’ipotesi di edificare su un’area  verde all’interno di una zona che è considerata un polmone per la città ha trovato però l’opposizione di molti e ne è scaturito un dibattito “che – spiega il sindaco Bellelli – ha un valore intrinseco. Le alternative che sono state proposte però, come la fabbrica dismessa ridotta a uno scheletro di cemento che si trova in via Nuova Ponente, non erano consone al progetto e ponevano un problema al Comune che deve permettere a tutto il mercato immobiliare di avanzare una proposta partendo da una manifestazione d’interesse. Accedere al mercato immobiliare privato comporta poi ulteriori costi di acquisizione”.
Nel cogliere però il senso di un dibattito che si è sviluppato “abbiamo iniziato a incontrarci, insieme ai tecnici, per individuare altre soluzioni”.
E’ così che si è arrivati a elaborare la nuova proposta di costruire il polo per anziani sull’area già edificata che oggi ospita i magazzini del verde comunale. La ristrutturazione dei due edifici resi inagibili dal terremoto permetterebbe di ricavare i due centri diurni. La palazzina che ospita alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) lì accanto potrebbe in futuro ospitare il care residence.
“Ora occorre fare le opportune verifiche coinvolgendo anche i soggetti finanziatori e ricalcolare i costi dal punto di vista economico perché l’intervento potrebbe risultare più oneroso rispetto alla costruzione ex novo ma, essendo una ristrutturazione, possiamo procedere per stralci. Le minoranze, che hanno applaudito a questa nuova soluzione in Consiglio Comunale, non si lamentino in futuro se ci sarà da spendere un po’ di più”.
E Bellelli conclude sottolineando all’unisono con l’assessore Depietri che “questa Giunta, eletta solo tre mesi fa, non prende decisioni avventate senza fare passi indietro, se necessario. Se però non si fosse partiti ad aprile con quella delibera così discussa non avremmo avuto nemmeno un dibattito di questo tipo in città e non avremmo 400mila euro per finanziare il progetto. Oggi sono contento che possano esultare i cittadini carpigiani, quelli che hanno inteso il dibattito come un’opportunità per la città, non coloro che ne hanno fatto una questione ideologica contrapponendo la difesa del verde alla necessità di offrire servizi agli anziani. Da parte nostra non c’è stata alcuna chiusura”.
Sara Gelli

 

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