L’abusivismo ha costi diretti e indiretti: da una parte i rischi per la salute, dall’altra l’evasione fiscale. Falsi commercianti, falsi artigiani, falsi professionisti: pseudo aziende sconosciute al fisco che, non pagando né oneri fiscali, né amministrativi, praticano concorrenza sleale nei confronti degli operatori “veri”. Uno dei settori più toccati da questo problema è quello del benessere: acconciatori ed estetiste sono da sempre nel mirino dei lavori che più comunemente è facile svolgere in casa.
Cna, già da qualche tempo attiva nei confronti dell’abusivismo con il suo programma Imprese Vere, ha incontrato nei giorni scorsi le aziende di Soliera del settore acconciatura ed estetica per un confronto sul problema e uno scambio di opinioni con chi è costretto a vivere nel quotidiano del proprio lavoro con questo fenomeno. È stato presentato inoltre il protocollo sottoscritto con l’Unione Terre d’Argine, nel quale viene rafforzato il rapporto con la pubblica autorità e creato un filo diretto per la segnalazione di abusivi: queste comunicazioni potranno essere singole o di gruppo e hanno lo scopo di favorire e aumentare i controlli da parte delle autorità competenti. E in effetti, nel corso dell’incontro sono state evidenziate alcune situazioni che saranno sottoposte all’attenzione delle forze dell’ordine.
“Cna, portavoce delle imprese vere, si attiverà per chiedere al comune di Soliera l’aumento delle sanzioni a carico dei clienti degli abusivi e degli abusivi stessi, – afferma Nives Canovi, presidente di Cna Soliera-Limidi – perché solo affrontando direttamente il problema potremmo davvero tutelare le nostre aziende. Fare finta di non vedere è la soluzione peggiore per tutti”.