Un pomodoro da Guinness

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E’ un giardino delle meraviglie quello di Franco Parmeggiani,  pensionato carpigiano di 72 anni con un passato da metalmeccanico e una grande passione: la semina e la coltivazione di piante particolari. E’ un lavoro lungo che inizia d’inverno quando Franco seleziona i semi e li interra, poi si prende cura delle piante che crescono e producono fiori e frutti. “Il mio orgoglio più grande è questa pianta di pomodoro di qualità San Marzano alta ormai più di quattro metri” racconta. Una crescita incredibile che Franco ha seguito passo passo dalla semina fino a oggi.  Ma il pomodoro da Guinness non è l’unica attrazione nel suo giardino. “Ho seminato anche il carrubo, la pianta che produce baccelli del colore del cacao, i cui semi erano utilizzati un tempo come unità di misura per via della loro sorprendente uniformità di peso (ognuno di loro pesa esattamente 0,2 grammi): il carrubo, infatti, è anche detto carattolo, da cui deriva il termine carato. Le scorze del carrubo, invece, per la quantità di zucchero che contengono, vengono utilizzate nell’alimentazione dei cavalli”. Nel giardino di Parmeggiani, c’è un fiore che attira gli sguardi dei passanti: in questo angolo di Carpi cresce infatti una particolare varietà dell’acacia della Tasmania, il cui fiore giallo è impreziosito da lunghi filamenti rossi. Ci sono palme, ibiscus giganteschi, un nespolo giapponese  e talee di piante diverse, tra cui un ibrido d’uva francese senza semi. “La mia è una tradizione di famiglia: mio nonno e poi mio padre si interessavano di semina e mi hanno trasmesso questa passione” racconta Franco, che ci invita a entrare nel laboratorio al piano terra per ammirare le sue creazioni in legno, perché è anche un bravissimo artigiano, e le due collezioni di oggetti della civiltà contadina. Ma questa è tutta un’altra storia.
Sara Gelli
 
 

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