La musica fa bene al cuore

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Ancestrale. Istintivo. Quello delle percussioni è il ritmo stesso della vita. Di un cuore che batte. “La musica accompagna la vita di ciascuno di noi. E fa bene. Ci aiuta a superare i momenti difficili, a ritrovare serenità e ad aprirci all’altro con maggiore fiducia. Il ritmo è insito in tutti noi, ci appartiene. Ci guida. Imparare a giocare con esso è solo una questione di tecnica”. A parlare è il musicista carpigiano Marcello Davoli. “Il mio amore per le percussioni viene da lontano. Alla fine degli Anni Sessanta ricevetti la mia prima batteria giocattolo: ero solo un bambino e non facevo altro che picchiarla, scuoterla… credo di essermi innamorato allora di quello strumento dal quale non sono più riuscito ad allontanarmi”. Marcello suona le percussioni da oltre trent’anni. Una vita, la sua, spesa nel nome della musica. Un amore tatuato nell’anima, che fiorisce anche sulla pelle: “mi sono fatto tatuare una delle mie congas cubane sul braccio”, sorride Marcello, il quale ha suonato con diverse formazioni in ogni angolo di mondo, dalla Russia alle isole Mauritius, passando per Inghilterra, Francia e Lussemburgo e indagando i generi più variegati, dal jazz al blues, alla dance. Da sempre, accanto alla sua carriera di musicista, Marcello affianca quella dell’insegnamento: “oltre a suonare col quartetto Bossanova forever e a promuovere il nostro album di pezzi originali in chiave jazz, da sempre mi dedico alla didattica. Per anni ho condotto laboratori presso le scuole di Carpi e offro lezioni private nel mio studio. Funzionale e tecnologico, il mio studio mi consente di insegnare a bambini (a partire dagli otto anni) e adulti in modo attento, flessibile e piacevole”.
Congas, bongos, djembe, cajon, batteria e percussioni minori rappresentano il mondo strumentale nel quale Davoli può farvi immergere: “tutti possono avvicinarsi alla musica. Certo le prospettive professionali per un musicista sono complesse ma chi desidera imparare a suonare uno strumento lo fa per passione e non perché animato da velleità di successo immediato”. Le percussioni hanno un’espressività “senza uguali.  Sono dinamiche e consentono di dare pennellate di colore o di essere le protagoniste assolute”, prosegue Marcello Davoli. Non solo, le percussioni fanno bene ai bambini anche quando questi hanno difficoltà relazionali: “ho lavorato a lungo con bimbi sordi e anche con piccoli chiusi in se stessi. Le percussioni li hanno aiutati a esprimersi, a fare gruppo, nel rispetto delle regole. L’educazione al ritmo è prima di tutto formativa. Educativa. Studiare uno strumento, qualunque esso sia, fa bene: si imparano regole precise, ci si forgia e, allo stesso tempo, ci si diverte in modo sano. Cosa c’è di più bello di un gruppo di ragazzini che, armati di due materassi per insonorizzare uno stanzino, si ritrovano ogni giorno a suonare insieme? Condividere la musica è l’emozione più grande”. Chi desiderasse avere maggiori informazioni può consultare il sito www.marcellodavoli.it o contattarlo al 335.7155577.
Jessica Bianchi
 

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