Matteo Richetti indagato per peculato

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Matteo Richetti, il deputato Pd che oggi si è ritirato dalla corsa per le primarie del centrosinistra, risulta indagato nell’inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dell’assemblea legislativa regionale di cui è stato anche presidente.  Questo il testo del messaggio che Richetti aveva ha inviato ai propri sostenitori per comunicare il suo ritiro: "Ragazzi tutti – scrive – mandare questo messaggio mi costa
un fegato nuovo. Anzi, credo CI costa un fegato nuovo. Tra ieri sera e stamattina ho dovuto prendere una decisione. Di quelle che non ci dormi. Mi fermo qui. Ci sono cose di fronte alle quali ci si ferma. Se c’è una cosa che ci unisce è che per noi la politica è un pezzo fondamentale della nostra vita. Ma non è la vita. Io continuo e continuerò a usare il noi, ma questa volta vi devo chiedere di rispettare una scelta che è personale. Immaginando il vostro dissenso. Facciamo ricorso a tutta la nostra amicizia, se riusciamo. Non ho parole a sufficienza per pronunciare le mie scuse, ad ognuno di voi, al vostro impegno, alla vostra passione. Vorrei farlo di persona con ognuno di voi, guardandovi negli occhi. Un abbraccio forte, a tutti".