La politica e il rilancio della Pietri

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Massimo Barbi, capogruppo Forza Italia Carpi
Che Carpi abbia  bisogno di una Casa della Salute per ovviare alle tante lacune della sanità pubblica carpigiana è fuori discussione e siamo anche in ritardo rispetto ad altre località che si sono già dotate di questa struttura.  Carpi è in ritardo nell’organizzazione socio-sanitaria e, come giustamente ricorda Tempo, risente del declino del nostro ospedale, penalizzato dalle scelte politiche della sanità provinciale e regionale le quali hanno privilegiato il Policlinico e gli ospedali di Baggiovara e Sassuolo per quanto riguarda i finanziamenti regionali. Noi siamo favorevoli all’istituzione della Casa della Salute e siamo anche d’accordo che venga collocata nella vasta area della Polisportiva Dorando Pietri in grado di ospitare diversi servizi ospedalieri come il Cup, ora relegato negli scantinati del Ramazzini, in condizioni non certo ottimali come tutti gli utenti carpigiani sanno bene, ma anche il Consultorio e la sede di associazioni di volontariato socio-assistenziali e sanitarie come l’Avis che assolvono a una importante funzione di integrazione della sanità pubblica. Su come arrivarci e come venire in possesso della Dorando Pietri, attendiamo le proposte della Giunta che è in difficoltà nel reperire le risorse necessarie per l’acquisto dello stabile e, quindi,  dovrà trovare soluzioni alternative, interessando al riguardo l’Azienda sanitaria, la quale potrebbe, con un suo intervento finanziario, riequilibrare gli investimenti già fatti a favore del Policlinico, di  Baggiovara, di Sassuolo e di Vignola a scapito del Ramazzini.  Carpi insomma ha bisogno di una maggiore attenzione da parte della sanità pubblica provinciale e questa è l’occasione buona per dimostrare che l’Asl ha a cuore anche il Ramazzini e non solo gli altri ospedali della Provincia. Dunque il nostro voto sarà favorevole alla proposta qualora venisse presentata dalla Giunta comunale in Consiglio, corredata da tutte le altre proposte di carattere economico e finanziario.

Cristian Rostovi, capogruppo Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia e An
Ospitare un polo della salute nei locali della Polisportiva Dorando Pietri è un’idea che condivido. Penso che quella struttura, attraverso la realizzazione dei necessari interventi di riqualificazione, potrebbe essere adatta: nell’ottica della casa della salute (la concentrazione in unico luogo di servizi quali ad esempio i medici di base, il Centro prelievi, il Centro diabetologico e la Pediatria di comunità, solo per citarne alcuni), il complesso di via Nuova Ponente potrebbe essere il luogo giusto. Proprio per questo alcuni anni fa mi opposi al trasferimento dei magazzini comunali ipotizzato dalla Giunta del sindaco Campedelli e, oggi come allora, ritengo che sia inappropriato per quello scopo. Sono però contrario all’idea che il Comune debba ricomprare il diritto di superficie dalla polisportiva. Sarebbe un esborso di denaro pubblico troppo oneroso e inutile. Ritengo che l’Ausl debba ‘contrattare’ (nelle forme consentite dalla legge, quali ad esempio la trattativa privata) direttamente con la polisportiva. Il Comune potrebbe assistere i due soggetti coinvolti e garantire la prosecuzione del contratto quando sarà tornato in possesso del diritto di superficie, ovvero tra 19 anni. Bene, dunque, alla creazione di un polo della salute negli spazi della Dorando Pietri, che di recente ha visto l’insediamento della nuova sede dell’Avis, ma con alcuni distinguo: il Comune non deve pagare per ricomprarsi il diritto di superficie.