E così per il carpigiano Valter Caiumi, 51 anni, titolare della Emmegi di Limidi, è iniziato il nuovo cammino di presidente di Confindustria Modena dopo essere stato eletto con un voto quasi plebiscitario di 781 voti a favore su 822 votanti. Resterà in carica un quadriennio nella sede di Modena di via Bellinzona. Nato a Carpi, sposato e padre di tre figli, Caiumi è amministratore del Gruppo industriale Emmegi, leader italiano nella produzione di tecnologie per la lavorazione di alluminio, Pvc e leghe leggere per infissi, porte e finestre. La sede centrale è a Limidi dove lavorano 500 dipendenti, con un fatturato consolidato di 80 milioni di euro. Da anni era uno dei vice presidenti di Pietro Ferrari, che ha concluso il suo mandato. Il passaggio delle consegne tra Ferrari e Caiumi è avvenuto al Forum Monzani alla presenza di industriali, ospiti, invitati e del presidente nazionale di Confindustria Giorgio Squinzi. Nel suo saluto di commiato Ferrari ha ricordato la pesante crisi economica, il terremoto e le alluvioni che hanno contrassegnato gli ultimi anni del suo mandato, rendendo difficile il cammino, la vita e il lavoro degli imprenditori modenesi i quali non si sono mai scoraggiati e, al contrario, si sono rimboccati le maniche riprendendo quasi tutti le proprie attività coi loro mezzi, senza aspettare i promessi aiuti pubblici da parte di Regione e Stato peraltro in gran parte non ancora arrivati. Caiumi ha proiettato invece il suo discorso in prospettiva, elencando il percorso che intende compiere: innovare il sistema di rappresentanza delle imprese, insistere sull’innovazione e l’internazionalizzazione del prodotto e l’ulteriore valorizzazione delle nostre eccellenze produttive sviluppando le potenzialità ancora esistenti. E, ancora, portare l’associazione nelle aziende attraverso un gruppo di esperti, per essere più vicini alle esigenze vere degli imprenditori associati. “Dovremo essere un po’ meno politici e più capaci di calarci nel vivo dei problemi, dei processi produttivi e della vita delle aziende”, ha aggiunto.
“Il mio compito – ha concluso di Valter Caiumi, che si è presentato alla platea degli industriali con uno stile diretto e informale – sarà quello di agevolare la progettazione del futuro delle imprese modenesi e avviare un cambiamento che partirà dall’interno dell’associazione in vista dell’unificazione con le Confindustrie di Bologna e Reggio per dar vita a un organismo di maggiore peso e importanza”.
Nell’incontro con la stampa che ha preceduto l’assemblea generale, il presidente Valter Caiumi non si è sottratto alle domande dei giornalisti sul procedimento aperto dalla Magistratura nei confronti della sua azienda per un presunto caso di spionaggio industriale. “Sono assolutamente estraneo a questa vicenda e lo dimostrerò, dal momento che l’azienda al centro dell’inchiesta produce macchine per la lavorazione del legno mentre io realizzo sistemi per la lavorazione di profilati in alluminio e ferro. Se avessi avuto il minimo dubbio sul comportamento della mia azienda, non avrei accettato la designazione e la candidatura da parte dei saggi e ora la presidenza dell’associazione”.
Cesare Pradella