Sistema Futuro, è questo il nome della neonata associazione culturale fondata con l’ambiziosa intenzione di portare all’attenzione del dibattito pubblico cittadino temi che, seppur importanti, vengono affrontati soltanto superficialmente, quando non addirittura ignorati. Presentato nella zona industriale di Cibeno la scorsa settimana, Sistema Futuro annovera tra i suoi fondatori Simone Morelli, l’onorevole Edoardo Patriarca, gli imprenditori Marcello Fantuzzi e Riccardo Cavicchioli, l’avvocato Pietro Ferrario, Mattia Vivarelli, Marco Bagnoli e Viola Baisi. “Vogliamo rivolgerci al tessuto economico e a quello culturale – spiega Morelli all’interno dell’azienda Newcast Services – e farlo in un modo nuovo. Per questo abbiamo scelto di svolgere l’incontro di presentazione qui, all’interno di un’azienda innovativa, che si occupa di ricerca e vanta prestigiosi clienti internazionali”. Alzare il tiro dunque, puntando a scatenare un dibattito su tematiche rilevanti, senza porvi davanti bandiere politiche: “abbiamo già numerosi iscritti – prosegue Morelli – e abbiamo presentato il progetto a campagna elettorale terminata per non lasciare neppure il minimo sospetto sul fatto che si potesse trattare di un’operazione di facciata per racimolare consensi. Crediamo fermamente che per decidere del nostro futuro, per stabilire la direzione in cui città e territorio debbano andare, per governare i fenomeni, occorra prima di tutto comprenderli. E’ necessario delineare un quadro veritiero della situazione presente e di quel che ci attende, interpellando chi, di questi temi si occupa ogni giorno, insomma gli esperti”. Saranno le Smart cities (città intelligenti) a inaugurare le tematiche proposte dall’associazione, seguite da un incontro dedicato all’Expo, per tentare di capire quali siano le reali opportunità che l’esposizione offre e le relative ricadute economiche. Altro tema cardine riguarderà l’Unione Europea, seguito da un focus sulla tutela di marchi e brevetti. Sul versante sociale, invece, si discuterà di demografia: come saranno l’Italia e Carpi tra dieci anni? Com’è ripartita, oggi, la popolazione per età, e come lo sarà nel prossimo futuro? Quali cambiamenti avverranno e come andranno rimodellate le politiche locali e nazionali per accompagnare il mutamento della popolazione? Scopo finale: arrivare a influenzare positivamente le ‘decisioni dei decisori’ perché, come chiosa Morelli, “la vera sfida è quella di mettere in campo azioni concrete, attraverso politiche efficaci, in linea con le informazioni acquisite”.
Marcello Marchesini