In moto sin sulla luna…

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Di ritorno dall’ultima grande impresa in moto, i centauri del gruppo Al Gheff raccontano del loro incantevole viaggio in Turchia, “culla della civiltà”, che hanno percorso in sella ai loro mezzi Bmw e Ktm percorrendo complessivamente 5.419 chilometri. Mauro Pini, Enrico Contini, Guido Gadda, Paolo Pasotti, Loris Giberti e Valter Lugli (Stefano Artioli ha dato forfait per influenza) si sono imbarcati il 23 aprile ad Ancona e sono rientrati il 4 maggio. “Dopo lo sbarco a Igoumenitsa – racconta Mauro Pini – abbiamo percorso velocemente la strada attraverso la Grecia per arrivare a sera a Meteora, la località caratterizzata dalla presenza di diverse torri naturali di roccia in alcune delle quali sono stati edificati monasteri (detti meteore)”.
E poi ancora duecento chilometri per arrivare a Istanbul, l’antica Costantinopoli, il cui fascino è legato alla sua storia, alla vivacità del gran bazar, alla meraviglia della Moschea blu e all’unicità della Basilica di Santa Sofia. “Istanbul non è proprio la città ideale per le moto – commenta Mauro – con le sue strade trafficatissime in cui non c’è rispetto per le due ruote”.  I centauri riescono a uscire dalla giungla di Costantinopoli e si immergono nuovamente nella Turchia che più apprezzano, quella plasmata dalla natura. Dopo aver percorso ottocento chilometri circa arrivano in Cappadocia per ammirare il grande labirinto di crepacci, pinnacoli e canyon: un paesaggio modellato dall’erosione del tufo durante milioni di anni diventato rifugio di eremiti e popolazioni che lì scavarono le loro abitazioni in epoca bizantina. “Sembra di essere sulla luna” commentano i centauri carpigiani. La meta successiva è in direzione mare: la città di Mersin, a ottanta chilometri dalla Siria. Ma l’obiettivo è quello di raggiungere di notte il monte Olimpo per vedere i suoi fuochi naturali che bruciano “durante una bella camminata a piedi in salita”. “Il giorno dopo, percorrendo bellissime strade, abbiamo raggiunto Pummekale con le sue sorgenti calde e la vasche naturali di travertino che sembrano delle cascate di ghiaccio; abbiamo visitato la chiesa di San Nicola a Demre e poi abbiamo raggiunto Efeso, meravigliosa dal punto di vista storico e dove c’è l’ultima casa della Madonna”. Infine Troia e poi 1.200 chilometri tutti d’un fiato per raggiungere il traghetto e rientrare. “In Turchia ci sono strade regionali enormi, a quattro corsie, e muoversi in moto è veramente piacevole. Si spende poco per vivere ma la benzina costa come in Italia. Economicamente – conclude Mauro Pini – stanno venendo avanti con una forza che fa paura, al contrario della Grecia, che per quel che abbiamo potuto vedere, è un disastro. Abbiamo percorso chilometri e chilometri incrociando a malapena quattro camion”. Per il prossimo anno il motoclub carpigiano Al Gheff ha già in cantiere tante idee e aspetta tutti gli appassionati nella sede di via Grilli all’aeroporto dove il gruppo si ritrova ogni mercoledì sera alle 21.
Sara Gelli
 

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