La gestione della Scuola paritaria dell’Infanzia Aida e Umberto Bassi di Budrione è passata di mano: la Fondazione Paltrinieri, designata dal vescovo, monsignor Francesco Cavina, per gestire l’asilo dopo il trasferimento di don Andrea Zuarri a Rovereto e l’arrivo del nuovo parroco don Wiska, il quale, essendo di nazionalità polacca non poteva essere designato amministratore finanziario della Parrocchia e, di conseguenza, non poteva curare nemmeno gli aspetti economici legati a una eventuale gestione dell’asilo, ha rimesso il proprio mandato alla neonata Associazione Santi Paolo e Giulia. “Un passaggio che sigla il ritorno della scuola ai parrocchiani che tanto amano quel luogo. L’associazione di promozione sociale e di ispirazione cattolica è nata dalla volontà di alcuni parrocchiani che hanno espresso la loro disponibilità a farsi carico, a titolo volontario, della gestione”, spiega la Diocesi di Carpi. Il sodalizio presieduto da Giorgio Borellini si compone di una decina di persone, come ci spiega la moglie, nonché vicepresidente, Rosanna Orlandi. “Io sono una ragazza del ‘56. Budrionese da sempre. La scuola d’infanzia che esiste dal 1952 è nel mio cuore, ci sono cresciuta. Tutti noi abbiamo un legame fortissimo con quel luogo ed è proprio nel nome di questo vincolo che le frazioni di Budrione e Migliarina volevano riprenderne possesso”, spiega la signora Orlandi. Designata quale uditore presso la Fondazione Paltrinieri, cui era stata affidata la gestione per tre anni, Rosanna Orlandi, insieme ad alcuni parrocchiani, ha deciso di unire le forze per riprendersi l’Aida e Umberto Bassi: “la scuola è un pezzo della nostra identità, appartiene alla nostra comunità e la Paltrinieri ce l’ha riconsegnata con gioia ben prima della scadenza”. Il bilancio dell’asilo, frequentato da 56 bambini, è in ordine e le prospettive future fanno ben sperare: “le iscrizioni per il prossimo anno sono già salite a 60 e noi speriamo che la nostra scuola continui a essere vivace e apprezzata dalla comunità”. Ma i parrocchiani come hanno reagito alla notizia? “Sono molto felici di rimettersi a disposizione, con la loro generosa opera di volontariato. Oggi i dissidi iniziali sono stati spianati e, una volta calmati gli animi, il vescovo è stato lieto di accorciare i tempi e ridare ai parrocchiani la gestione dell’asilo”. Ricordiamo che la ristrutturazione della struttura, inaugurata alla fine del 2008, aveva comportato una spesa di 1 milione e 300mila euro, ripartita tra Fondazione Cassa di Risparmio Carpi, Cei e dagli stessi parrocchiani di Budrione e Migliarina, attraverso la campagna Adotta l’asilo. Rate che la comunità parrocchiale sta tuttora pagando. Il trasferimento di Zuarri e la decisione di monsignor Cavina, nel gennaio 2013, di affidare in comodato d’uso gratuito alla Fondazione Paltrinieri per tre anni la gestione dell’asilo, avevano acceso gli animi e il malcontento aveva indotto alcuni fedeli a congelare i pagamenti della rata del mutuo. Ora la situazione è migliorata? O il debito che ammontava a 140mila euro all’inizio del 2013 rischia di restare insoluto? “A quanto mi risulta – conclude Rosanna Orlandi – in linea di massima tutti stanno pagando le rate e il debito sarà estinto nel 2019”.
Jessica Bianchi