Sorprende piacevolmente il fatto che l’approvazione di un progetto di realizzazione di un centro anziani nell’area Cappuccina sia balzato agli onori della cronaca.
Significa che in questa città, nonostante i tentativi di distrazione del PD, che parla di parchi e grandi aree verdi, proprio laddove approva progetti di urbanizzazione, e dopo anni in cui si denuncia invano la cementificazione selvaggia del territorio, non c’è un effetto assuefazione al tema dello stop del consumo di suolo e l’attenzione resta alta.
Ne prenda atto chi si candida a governare Carpi e si rassegni chi pensa ancora che si possano mantenere le aree edificabili previste nel vecchio piano regolatore, dentro quello nuovo.
La lotta per mantenere quello standard di qualità della vita che faceva di Carpi una città a misura d’uomo, ha contraddistinto tutta la nostra azione politica sin dall’inizio.
Il M5S è di fatto, nello scenario politico italiano, la forza politica ambientalista per eccellenza.
In Consiglio Comunale, noi del Movimento 5 Stelle, abbiamo votato contro il progetto, che non è stato presentato in quanto tale, dal momento che dal decreto sviluppo del 2011, i piani particolareggiati sono approvati dalla Giunta e non più dal Consiglio.
In Consiglio è stata infatti presentata una variante per così dire ‘omibus’ al Piano Regolatore, una specie di variante di varianti, e fra queste pure quella che prevede il cambio di destinazione d’uso dell’area in cui dovrebbe sorgere il centro anziani.
Noi non abbiamo nulla in contrario alla costruzione di un centro anziani e ci piace l’idea che rimanga all’interno del tessuto urbano ma, come già qualcuno ha fatto notare, c’è a qualche metro di distanza un immobile in costruzione in stato di abbandono e, sempre senza spostarsi di molto, la torre dell’acquedotto e il relativo terreno di pertinenza, rientrano nel piano delle alienazioni 2014-2016 del Comune, non si poteva partire da quelli dal momento che sono due aree già urbanizzate?".
Eros Andrea Gaddi, candidato sindaco Movimento 5 Stelle