A Carpi, così come negli altri comuni in cui la gestione dei servizi di acqua e gas è affidata ad Aimag, è in crescita il numero di chi resta indietro con i pagamenti delle bollette. Molte difficoltà a pagare si riscontrano nelle famiglie, soprattutto nei condomini, ma ultimamente stanno aumentando in modo preoccupante anche i casi di esercizi commerciali e addirittura di professionisti riluttanti a dare quanto dovuto al gestore.
Il dottor Raffaele Zambelli, Responsabile Ufficio legale di Aimag, spiega che la morosità, nell’ultima rilevazione di gennaio 2014, si è attestata al 10% del fatturato per il gas e al 15% del fatturato per quanto riguarda l’acqua. E il trend crescente si è fortemente accentuato in conseguenza del sisma: i dati di morosità precedenti il terremoto, infatti, si attestavano al 6% per il servizio gas e al 9-10% per il servizio acqua.
Per quanto riguarda la tipologia di utenze, per la fornitura del gas, ad esempio, la percentuale di morosità per i condomini è del 10%, per le utenze singole domestiche dell’8,5% e per quelle non domestiche del 16%.
Ma come funziona la procedura di recupero di questi crediti? Zambelli spiega che a tre settimane da un primo intervento di sollecito da parte dell’Ufficio recupero crediti di Aimag, si evidenzia un calo del credito di circa il 2% per tutte le tipologie di utenza. Se i solleciti non bastano, si passa a richiami più incisivi, in parte affidati a società di recupero esterne, che consentono di ridurre l’entità del credito ulteriormente, circa del 3% nell’arco di 6-8 mesi. Spesso sono previsti piani di rientro e dilazioni di pagamento. Per chi continua a non pagare, si arriva fino alla sospensione della fornitura a cui, a volte, seguono provvedimenti stragiudiziali e, in alcuni casi giudiziali, per recuperare le somme dovute. Nel 2013 Aimag è riuscita a recuperare 13 milioni di euro, di cui 9 milioni relativi alla fornitura di gas. Quando la morosità riguarda i condomini invece, la situazione è particolarmente delicata, soprattutto se, ad esempio, l’impianto di riscaldamento è centralizzato: in questi casi, spiega Zambelli, si tende a privilegiare l’attività di sollecitazione tramite gli amministratori di condominio e, normalmente, ciò consente di contenere il fenomeno della morosità anche se con tempi di rientro più lunghi. Le chiusure della fornitura sono circoscritte a poche situazioni isolate, spesso con quei clienti con cui non è stato possibile aprire nessun canale di dialogo. “In caso di chiusura dei contatori nei condomini si cerca di condividere le soluzioni tecniche più opportune per garantire la fornitura dei servizi per le utenze virtuose”, prosegue Zambelli. Un problema gravissimo dunque, che genera perdite consistenti. Al 31 dicembre 2013, il totale dei crediti accumulati negli anni era pari a 12,5 milioni di euro, dei quali 10 milioni per il gas e 2,5 milioni per l’acqua. Cifre che incidono sul bilancio di Aimag. “Per il gas, la percentuale che storicamente viene messa a perdita, e che quindi incide sul Bilancio, è compresa fra lo 0,7 e l’1% del fatturato aziendale di riferimento”, conclude Zambelli. “Per il 2014 si prevede però un’incidenza superiore, fra l’1 e l’1,5%, in quanto si è accumulato un arretrato importante”.
Laura Benatti