La crisi c’è e i suoi nefasti effetti sono ormai sotto gli occhi di tutti. Le richieste di aiuto ai Comuni aumentano vertiginosamente e, anche a fronte del drastico calo dei trasferimenti statali, gli enti pubblici faticano sempre più a rispondere ai nuovi bisogni di una cittadinanza sempre più impoverita. In uno scenario drammatico, come quello attuale, le risorse messe a disposizione della Fondazione CRC rappresentano quindi uno strumento fondamentale per sostenere i redditi delle famiglie residenti nei Comuni di Carpi, Novi e Soliera sempre più erosi dalle difficoltà economiche. Ben venga dunque l’ulteriore milione di euro messo a disposizione da Palazzo Brusati che verrà destinato al Bando Anticrisi (900mila euro) e al Fondo Antisfratti (100mila euro).
“La Fondazione Crc c’è. E’ questo quello che mi sento di dire. La crisi permane, i territori, anche quelli forti, faticano, c’è bisogno di aiuti. Nel giro di qualche stagione, la Fondazione ha messo a disposizione oltre 4 milioni di euro per sostenere le famiglie che non ce la fanno, a causa di un lavoro che non c’è più o c’è sempre meno. Lo sappiamo – spiega il presidente Gian Fedele Ferrari – i Fondi Anticrisi e Antisfratti non sono la soluzione a un problema dalla portata ben più ampia, ma sono comunque uno strumento efficace”. Il Bando pubblico per il Fondo Anticrisi, che si apre il 24 febbraio, è diverso dai precedenti: “150mila euro sono riservati esclusivamente agli anziani bisognosi e, inoltre, i contributi saranno dispensati tramite un sistema di canalizzazione diretta dei titoli sociali”, prosegue Ferrari. Sostanzialmente non verranno più messi denari nelle mani dei “nuovi poveri” bensì voucher attraverso i quali potranno far fronte ai bisogni primari: dal pagamento delle spese mediche a quello delle rette, dalle spese condominiali alle utenze, dai trasporti pubblici alla spesa alimentare. Un modo, questo, “per rendere più efficiente l’erogazione e allungare la coperta”, ha spiegato Roberto Solomita, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Soliera. “Uno strumento educativo – ha aggiunto il presidente dell’Unione Terre d’Argine, Giuseppe Schena – per affiancare le famiglie che si trovano in una situazione di contingenza, aiutandole al contempo nella gestione delle risorse”. Una relazione feconda quella tra Comuni e Fondazione, come ribadisce anche il sindaco di Carpi, Enrico Campedelli: “grazie a questo gioco di squadra, la Fondazione intercetta bisogni che gli enti locali non sono più in grado di soddisfare”. Attraverso la canalizzazione diretta poi, prosegue l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi, Alberto Bellelli, “riusciremo a comporre la mappa del bisogno, ovvero il reale nucleo di necessità che emerge dalla domanda sociale. Una bussola importante che indicherà la direzione dei nostri interventi futuri”. Preziose le risorse del Fondo Antisfratto (per i quali è necessario rivolgersi agli Uffici Casa dei Comuni di Carpi, Novi e Soliera) stanziate per aiutare le famiglie in situazione di morosità nel pagamento delle spese di locazione. Contributi economici destinati ai proprietari al fine della sospensione per dodici mesi delle azioni di sfratto. “100mila euro che, per alcuni morosi involontari significheranno il mantenimento di un tetto sopra la testa per un anno, in attesa di trovare una nuova occupazione”, ha commentato Dario Zenoni, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Novi.
Jessica Bianchi
La mappa del bisogno
I 3 milioni erogati sinora dalla Fondazione nei precedenti bandi sono stati spesi fino all’ultimo spicciolo. Nel 2010 sono state accolte 819 domande, mentre nel 2011 e nel 2012, 925. Il 60% circa dei richiedenti è straniero. La fascia di età più colpita dalla crisi è quella dei 30/45 anni. La maggior parte di coloro che ha avuto accesso ai contributi è cassaintegrato, disoccupato o con partite Iva in forte sofferenza. A beneficiare dell’intervento della Fondazione è circa il 3/4% dei residenti dell’Unione, ovvero 3/4mila cittadini. “Il nostro obiettivo è quello di tenere insieme quella coesione sociale che la crisi sta facendo esplodere. Per diventare sempre più efficaci occorre conoscere a fondo i bisogni emergenti ed è quello che stiamo facendo. Grazie alla scorporazione delle due voci (anticrisi e antisfratti) crediamo di poter essere più incisivi e determinanti”, ha concluso Enrico Bonasi, segretario generale.