“Ci prodigheremo per difendere Cortile”

0
204

Oltre 200 persone hanno partecipato alla cena organizzata al Circolo Arci di Cortile per sostenere il Comitato nato per dar voce alla frazione e porsi quale interlocutore con l’Amministrazione Comunale, dimostratasi “negli ultimi anni assente e sorda ai problemi dei cortilesi”. Nel corso della cena, il presidente del Comitato Stefano Facciolo e il portavoce Vanel Salati hanno illustrato ai presenti i risultati ottenuti sinora: dalla riapertura dell’Ufficio postale frazionale alla sinergia stretta con le altre associazioni operanti a Cortile, la quale ha consentito di aprire un tavolo di dialogo e di trattativa con il Comune sui problemi e le esigenze dei cittadini. Il 4 febbraio, infatti, una delegazione delle associazioni ha incontrato gli assessori C. Alberto D’Addese, Alberto Bellelli e Simone Tosi per esporre loro numerosi nodi irrisolti, a partire dalla viabilità. “La situazione delle strade a Cortile è disastrosa, basti pensare alle condizioni in cui versa via Griduzza, la cui pericolosità è sotto gli occhi di tutti. Sono pertanto necessari il rifacimento del manto stradale e l’adozione di strumenti idonei a ridurre la velocità di transito”. E’ stata poi chiesta l’introduzione di un numero verde di Protezione Civile “al quale i residenti, i proprietari di terreni all’interno o all’esterno degli argini del Secchia, gli addetti al controllo delle tane delle volpi, possano rivolgersi, per segnalare tempestivamente eventuali anomalie. Questo soggetto, una volta registrata la chiamata, dovrà poi rapportarsi con Aipo e verificare che il problema venga risolto, rendendo così chiare e inoppugnabili eventuali responsabilità”.
Avanzata dai cortilesi anche la volontà di riappropriarsi del Centro Civico, uno spazio già esistente “dove i cittadini e le associazioni possano incontrarsi, dialogare, scambiarsi idee e promuovere iniziative”.  A scaldare maggiormente gli animi dei cortilesi resta comunque il trasferimento dei Nomadi in frazione, nella ex scuola e in via Fuochi, a seguito dell’ordinanza di sgombero del campo di Nuova Ponente. Una decisione, quella presa dalla Giunta Campedelli, che proprio non va giù ai cittadini, tanto da aver dato il la alla creazione del Comitato per Cortile e al ricorso al Tar. Nonostante la bocciatura del tribunale, il Comitato stringe i denti e non si arrende: “stiamo valutando se procedere con altre azioni legali tra cui un eventuale ricorso al Consiglio di Stato a Roma. Una strada complicata e onerosa”. Intanto si attende l’esito dei dieci esposti presentati alla Procura della Repubblica di Modena dai residenti e dai proprietari di terreni in via Fuochi, affinché vengano salvaguardati i vincoli territoriali esistenti, fermando di fatto la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo stanziamento dei sinti. La cena si è chiusa poi con un invito ai cortilesi: “la cosa fondamentale è che tutti voi, indistintamente, continuiate a sostenerci, perchè voi siete la nostra forza”. Nessuno si faccia illusioni quindi, il Comitato per Cortile è permanente e in perfetta salute e, fino quando i cittadini lo sosterranno, come dimostra il successo della serata, “si prodigherà per difendere i loro diritti”.
Jessica Bianchi