Chi protegge la natura al di fuori delle oasi? Laddove l’ambiente è più povero di specie e maggiormente esposto all’opera manipolatrice dell’uomo? La Sezione Lipu di Carpi è nata nel 2010 proprio per rispondere “alla chiamata della natura”, spiegano la delegata Daniela Rustichelli e il socio Maurizio Forghieri. L’associazione, che conta una decina di attivisti, sta per intraprendere un’avventura straordinaria, ovvero la valorizzazione e il recupero dell’Ex Crea di Cibeno. Un progetto di ecologia urbana a dir poco ambizioso: “il Comune di Carpi ci darà in gestione quest’area per dieci anni con lo scopo di preservarla e tutelarla. Inserita nel contesto urbano, la zona – che si estende per circa 15mila metri quadri – sorge su quel che resta di un vivaio, l’ex Crea, ente che per anni si occupò di riprodurre antiche e rare cultivar (varietà di pianta) fruttifere ed essenze autoctone di specie arboree. E’ un’area preziosa e unica nel suo genere per la biodiversità che custodisce e costituisce un rifugio importante per numerose specie di animali che riescono a convivere con l’uomo”. E’ una zona marginale, in stato di semi abbandono, ma costituisce un prezioso esempio “di come la natura si riappropri del territorio”, sorride Daniela. Col passare del tempo, si sono creati interessanti micro habitat: “l’area è circondata da una siepe perimetrale di alberi e arbusti tipici della nostra campagna; nella parte Nord e Sud invece, vi sono delle vere e proprie zone boscate con una densa vegetazione e un ricco sottobosco. Nella zona centrale sorgono quattro filari di vecchie cultivar di alberi da frutto: meli, peri, pruni, ciliegi… varietà selezionate che stanno purtroppo scomparendo e che noi vorremmo riclassificare e salvare dall’oblio. Vi sono poi ampi tratti di prati e radure: ecosistemi antichi ricchi di fiori sempre più rari, come i fiordalisi, la camomilla, i papaveri”. La Lipu si propone di realizzare due sentieri: uno alla scoperta del vecchio frutteto e l’altro per ammirare l’esplosione della natura e contemplare le specie animali che vi trovano rifugio. “Vogliamo rendere l’area fruibile alle famiglie e alle scolaresche ma senza intervenire troppo”, prosegue Daniela. Gli ambientalisti daranno poi il via a un censimento della fauna presente, metteranno mangiatoie e nidi artificiali per i vari uccelli passeriformi che popolano il nostro territorio – dalla cinciallegra al pettirosso, dal fringuello al pigliamosche – e disporranno varie bacheche informative per la cittadinanza che vorrà scoprire questo lembo di terra rinaturalizzata a pochi passi dalla Statale Motta. “Gli uccelli – continuano Daniela a Maurizio – rappresentano una vera e propria sentinella relativamente allo stato di salute in cui versa l’ambiente. Il nostro obiettivo è quello di proteggere la natura, facendo sì che la convivenza con l’uomo sia il meno traumatica possibile”. Un obiettivo complesso che può diventare reale solo attraverso una maggiore sensibilità e una ritrovata consapevolezza: “i ragazzi sono la chiave del cambiamento. Per tale motivo – spiega la delegata Lipu di Carpi – noi puntiamo sulle scuole. Sui giovani. Affinchè possano imparare ad amare la bellezza della natura e l’importanza della sua salvaguardia. Il nostro progetto sull’Ex Crea include le scolaresche: organizzeremo gite, passeggiate alla scoperta della fioritura, della fruttificazione… ma l’educazione ambientale deve andare oltre, prevedendo il protagonismo dei più giovani, facendo loro raccogliere i frutti, insegnando loro cosa sono talee e semi. Abbiamo tante idee per rendere questo luogo ancor più speciale, speriamo solo di trovare nuove leve perchè il lavoro che ci attende è tanto”. L’inquinamento, il massiccio uso di pesticidi, le ristrutturazioni edilizie e i crolli dei casolari agricoli seguiti al terremoto stanno mutando il volto della fauna del nostro territorio. Carpi, conosciuta come la città delle rondini, “nel tempo ha perduto molti dei suoi nidi in centro”. Anche i passeri sono ormai scomparsi dai viali alberati cittadini, “le stagioni sono diventate silenziose”, ammette sconsolata Daniela. Lo stesso si può dire di pipistrelli e allocchi, “derattizzanti naturali, presenti in numero sempre più esiguo”. Malgrado ciò, la nostra terra offre sorprese a dir poco straordinarie, come “roosts di gufi a Novi, veri e propri dormitori per questi meravigliosi rapaci. O, ancora, sparvieri, assioli, civette… rapaci che entrano in città sfidando la presenza dell’uomo”. L’area ex Crea strappata al cemento e all’edificazione, protetta dalle amorevoli braccia della Lipu di Carpi, continuerà a offrire un rifugio agli animali e a garantire un polmone verde alla nostra città, mitigando l’inquinamento acustico e dell’aria. “L’area sarà una vera e propria mangiatoia vivente per gli uccelli” conclude Daniela con gli occhi brillanti. “Un meraviglioso giardino nel quale dedicarsi all’osservazione della natura e dei suoi tesori”.
Jessica Bianchi