Qualcuno si chiederà come mai ultimamente a Rovereto sulla Secchia si vedono spesso in giro uomini con un particolare cappello piumato in testa… Uomini di montagna, trentini per l’appunto, che come denominatore comune hanno l’iscrizione all’Ana, Associazione Nazionale Alpini.
Siamo ritornati a Rovereto dopo il terremoto che a fine maggio del 2012 ha distrutto parecchi paesi della Bassa Modenese; siamo ritornati, per l’appunto, perché con gli abitanti della frazione del Comune di Novi c’è un legame particolare, una sorta di storia da “libro cuore” che risale alla fine del 1969, quando una classe quarta della Scuola elementare Cesare Battisti scrisse una lettera al giornale L’Adige per richiedere un pennone da issare a scuola. Gli Alpini trentini risposero in massa, scendendo, il 6 gennaio del 1970, con cinque pullman, la fanfara e il coro. Fu una gran festa, nacquero delle forti amicizie. E ligi ai loro valori, per onorare l’amicizia, gli Alpini sono tornati a Rovereto, per costruire la Casa dello Sport Tina Zuccoli, per ricordare e onorare la maestra, per rinsaldare l’amicizia con quegli scolari, ora padri e madri di famiglia, ma anche con la comunità tutta. La costruzione sarà sviluppata su due piani, con sale e uffici che potranno essere utilizzati da diverse associazioni, inoltre collegherà la splendida tensostruttura donata dalla Panini e la palestra realizzata dalla Regione Emilia Romagna. Insomma, una commistione tra pubblico e privato per dimostrare che insieme si può, che insieme si vince… anche contro il terremoto!
Renzo Merler, alpino