Ci risiamo. E’ caduta un’altra tegola sui terremotati: il decreto del Governo definito Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri rinvia di un solo anno la dilazione fiscale a favore delle imprese e dei cittadini delle aree terremotate della Bassa modenese e non di tre anni come era stato richiesto e promesso dal Governo Letta.
La beffa è contenuta nel decreto pubblicato il 30 dicembre che è diverso da quello enfaticamente annunciato con toni di conquista dai parlamentari modenesi del Pd Ghizzoni e Vaccari nell’emendamento presentato (insieme a parlamentari di altri partiti, tra cui l’onorevole Giovanardi) che prevedeva il rinvio di tre anni nella restituzione degli interessi per il debito contratto con le banche per la ricostruzione.
E così agli imprenditori della Bassa colpiti dal terremoto e alle loro associazioni di categoria non è rimasto che commentare negativamente e amaramente l’ultima beffa “perché chiedevamo soltanto di essere trattati almeno come i terremotati dell’Aquila – hanno detto – che si sono visti rateizzare le imposte da pagare addirittura in dieci anni”.
E ora chiedono ai parlamentari modenesi di tutti i partiti, ma anche al ministro Cecile Kyenge e al vice ministro Cecilia Guerra, entrambi residenti a Modena, di far sentire la loro voce rappresentando con forza le esigenze e le necessità produttive delle aziende distrutte dal sisma i cui titolari hanno in questi due anni cercato di ricostruire a loro spese, molto spesso indebitandosi con le banche. Staremo a vedere come finirà questa ennesima telenovela a danno dei terremotati.
Cesare Pradella