Alla festa della Consulta degli stranieri anche la ministra Kyenge

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Sarà un intenso weekend dedicato a riflettere – insieme a giornalisti, sociologi e la ministra per l’Integrazione Cécile Kyenge – su tematiche quali immigrazione, cittadinanza e accoglienza, ma anche un momento per festeggiare, conoscersi e ri-conoscersi, quello di sabato 4 e domenica 5 gennaio 2013, nel quale si svolgerà Stranieri NoStrani, la due giorni di Festa della Consulta per l’Integrazione dei Cittadini stranieri dell’Unione Terre d’Argine.
Si inizierà sabato 4, a partire dalle 15, presso il Palavolontariato di piazzale Re Astolfo a Carpi con una tavola rotonda alla quale parteciperanno, introdotti dal presidente dell’Unione delle Terre d’Argine Giuseppe Schena e intervistati dalla giornalista di ‘Prima Pagina’ Elena Guidetti, la vicepresidente della Consulta per l’Integrazione Irena Jagiello, , il giornalista de ‘la Repubblica’ Riccardo Staglianò, il docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Modena e Reggio Emilia Claudio Baraldi e la ministra per l’Integrazione Cécile Kyenge.
A seguire, per rimarcare come la volontà dell’Amministrazione dei Comuni delle Terre d’Argine vada nel senso di un’accoglienza che divenga inclusione, verrà simbolicamente conferita la cittadinanza italiana ad una rappresentanza dei bambini stranieri nati nel territorio del’Unione Terre d’Argine. I bambini invitati a partecipare avranno un’età compresa tra i 5 e i 13 anni e riceveranno il diploma di riconoscimento dalla stessa Ministra Kyenge affiancata dal presidente dell’Unione delle Terre d’argine, il sindaco di Soliera Giuseppe Schena.
Dato che la giornata vuole essere anche un’occasione di festa, si proseguirà poi con un aperitivo etnico. Per tutto il pomeriggio saranno poi presenti, nella struttura del Palavolontariato: Voci del verbo essere: siamo cittadini italiani, un laboratorio di mail art a cura di Patrizia Baldini; uno spazio per tatuaggi hennè eseguiti da Laargane Ibtissam; intermezzi musicali di Sirenko Iryna; le immagini del progetto di Ero Straniero, il successo del quale ha avvicinato, in questi anni, centinaia di immigrati adulti – tra i quali tantissime donne delle più diverse nazionalità di origine – alla lingua e alla cultura italiane; uno spazio espositivo dell’associazione Minhaj ul Quran International.
Ma non finisce qui: domenica 5 gennaio le iniziative si sposteranno infatti a Novi di Modena, presso la Sala Arci Taverna di via Bigi Veles 4, a partire dalle 17: qui si terrà la proiezione -introdotta dal sindaco di Novi di Modena Luisa Turci e dall’intervento di Salah Moudini, rappresentante dello stesso Comune presso la Consulta per l’Integrazione – del documentario inerente il progetto fotografico Novi l’Art. 3, a cura di Marzia Lodi alla quale seguirà un dibattito con la fotografa.
“I bambini che nascono e crescono in Italia – commenta Irena Jagiello, vicepresidente della Consulta per l’Integrazione – a parte la cittadinanza straniera e la conoscenza della lingua dei genitori, con il passare del tempo diventano italiani nei modi e nei pensieri. Sinceramente Lavorando, a Carpi, nella scuola elementare con la maggiore presenza di bambini stranieri, non ho notato molte differenze fra bambini italiani di nascita e bambini di nascita stranieri. Potranno essere diversi il colore della pelle o i vestiti, ma i giochi e la gioia sono assolutamente identici. Tra loro non esistono xenofobia né razzismo. Dopo un anno insieme, cade anche la barriera della lingua”.
 

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