Per consentire la bonifica dell’area di via Nuova Ponente un nucleo di nomadi si trasferirà presso il Centro di prima accoglienza di Cortile, con la sistemazione e l’uso delle strutture abitative mobili di loro proprietà (oggi installate presso il campo di sosta per nomadi da sgomberare) nell’area cortiliva della stessa struttura di prima accoglienza; il restante della popolazione nomade presente al campo si sposterà presso il piazzale antistante il magazzino comunale ex colombofila (opportunamente attrezzato per consentire la sistemazione e l’uso delle strutture abitative mobili di loro proprietà da sgomberare dal campo di sosta per Nomadi ), per un periodo massimo di dieci mesi, entro cui le famiglie interessate dovranno giungere a soluzioni di autonomia abitativa: trascorsi dieci mesi le strutture per la sistemazione temporanea presso l’area antistante l’ex colombofila, saranno comunque smantellate.
N°. 201 del 23/12/2013
ATTI DELLA GIUNTA COMUNALE
Oggetto:
Atto di indirizzo per la gestione della fase di bonifica e superamento del Campo Nomadi
di via Nuova Ponente.
LA GIUNTA COMUNALE
Premesso:
che in data 12 ottobre, il Sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, a seguito delle
prescrizioni indicate dal servizio di Igiene Pubblica dell’AUSL, quale esito del
sopralluogo al campo Nomadi di Via Nuova Ponente del 19 settembre 2013, ha emesso
l’ordinanza contingibile ed urgente (Prot. Gen.le n° 51184 del 12/10/2013) per la
bonifica dell’area che ospita la sosta dei Nomadi e delle aree limitrofe;
che, al fine di effettuare le operazioni di bonifica, l’ordinanza contingibile ed urgente
citata, dispone lo sgombero del Campo di sosta per Nomadi di via Nuova Ponente,
individuando soluzioni alternative temporanee dove trasferire le persone e le strutture
abitative mobili da sgomberare;
che, a seguito dell’ordinanza citata, si è tenuta un’assemblea pubblica presso la
frazione di Cortile, dove la popolazione ha sollevato diverse problematiche sulle
sistemazioni temporanee disposte dall’ordinanza citata del Sindaco;
che in data 7 novembre il Consiglio comunale si è riunito con all’ordine del giorno la
discussione dei numerosi ordini del giorno e delle interrogazioni presentate dai gruppi
di minoranza sull’ordinanza di sgombero del Campo di sosta Nomadi e, più in
generale, sul superamento del Campo Nomadi;
che nella seduta del Consiglio comunale, la discussione ha espresso la volontà e
l’indirizzo prevalente di procedere con politiche di superamento del Campo Nomadi e
pertanto la volontà implicita che, effettuata la bonifica dell’area dove attualmente è
collocato il Campo di Sosta per Nomadi, non si proceda alla realizzazione delle nuove
infrastrutture necessarie per ripristinare la funzionabilità e l’agibilità del Campo, per
consentire il ritorno nella stessa area dei Nomadi e le loro strutture abitative mobili
sgomberate per consentire le operazioni di bonifica;
Preso atto
quindi dell’indirizzo di superare la soluzione residenziale della
popolazione Nomade (storicamente presente sul territorio comunale) in aree di
sosta pubbliche (campi sosta o microaree), a favore di soluzioni abitative autonome
compatibili con la cultura e le tradizioni abitative di tale popolazione, insediate su
terreni di proprietà degli stessi Nomadi;
Considerato
che l’indirizzo espresso dal Consiglio comunale, coincide con le
politiche adottate dall’amministrazione negli ultimi mandati amministrativi del
Comune di Carpi, che hanno consentito di ridurre le presenze al Campo di sosta
Nomadi di via Nuova Ponente, da un massimo di quasi 120 persone alle 71 attuali,
attraverso la promozione ed il sostegno dell’acquisto in proprietà di residenze e
terreni adatti ad ospitare soluzioni abitative autonome, dove trasferire
definitivamente i nuclei familiari presenti al Campo sosta;
Preso atto
che, di conseguenza, le soluzioni di trasferimento temporaneo della
popolazione e delle abitazioni mobili presenti al campo di sosta Nomadi di via
Nuova Ponente, non devono essere solo funzionali alle operazioni di bonifica delle
aree su cui il campo è insediato (e quelle limitrofe), come previsto dall’ordinanza
contingibile ed urgente del Sindaco citata in premessa, ma devono costituire anche
la soluzione ponte rispetto alle soluzioni residenziali autonome definitive che i
diversi nuclei famigliari dovranno ricercare e rendere operative;
–
Valutato
inoltre che, contemporaneamente, si rende necessario intensificare
l’azione di sostegno e promozione del percorso verso l’autonomia residenziale dei
nuclei familiari di Nomadi presenti al campo che ancora non hanno intrapreso tale
percorso, con la ridefinizione delle risorse e degli obiettivi progettuali previsti
dalla convenzione in tal senso in essere con la cooperazione sociale.
–
Valutato
necessario definire gli indirizzi per raccordare i provvedimenti adottati
dal Sindaco (in qualità di autorità sanitaria) nell’ordinanza citata in premessa,
finalizzati alla bonifica delle aree che ospitano il Campo Nomadi, con le finalità
dell’Amministrazione (sopra indicate) di non procedere, dopo la bonifica, al
ripristino delle infrastrutture per la messa in agibilità del campo Nomadi, ma
procedere invece, accelerandolo, nel percorso di autonoma sistemazione delle
famiglie Nomadi sgomberate, trovando soluzioni transitorie tali da sostenere i
tempi necessari per completare il percorso d’autonomia intrapreso;
–
Dato atto
che sulla presente deliberazione non sono richiesti i pareri di cui all’art. 49
del T.U. approvato con Decreto Legislativo 18/08/2000 n.267, in quanto mero atto di
indirizzo;
Ad unanimità di voti,
DELIBERA
i seguenti indirizzi, per tutto quanto motivato in premessa, qui richiamato integralmente:
1)
di non procedere, dopo le opere di bonifica delle aree del campo di sosta Nomadi e
limitrofe, (in esecuzione dall’ordinanza contingibile ed urgente del Sindaco del 12
ottobre 2013 Prot. Gen.le 51184), alla costruzione e installazione nelle stesse aree delle
infrastrutture e delle attrezzature per ripristinare l’agibilità del Campo di sosta per
Nomadi, liberando pertanto le aree interessate alla loro destinazione urbanistica a verde
pubblico;
2)
di intensificare l’azione di sostegno e promozione del percorso verso l’autonomia
residenziale dei nuclei famigliari dei Nomadi presenti al campo (identificati
nominalmente con determina dirigenziale 735/2013) con la ridefinizione delle risorse e
degli obiettivi progettuali/assistenziali assegnati alla cooperazione sociale nella
convenzione già in essere per le stesse finalità;
3)
di accelerare l’iter amministrativo per consentire ai nuclei famigliari di Nomadi che
hanno già individuato e acquisito aree in proprietà, di usufruirne per insediarvi le unità
abitative mobili dove abitare, prevedendo iter partecipati e di confronto con i cittadini
dei luoghi limitrofi agli insediamenti;
4)
di prevedere le seguenti sistemazioni temporanee delle famiglie nomadi da
sgomberare (i cui nominativi sono identificati nella determina dirigenziale 735/2013),
compatibili con i tempi necessari per dare compiuta esecuzione all’ordinanza citata del
Sindaco, ma anche tali da consentire il protrarsi della loro permanenza nelle stesse
sistemazioni fino alla loro definitiva collocazione nelle soluzioni d’autonomia abitative
già individuate o in fase di identificazione:
a)
In attesa della conclusione dell’iter amministrativo di cui al precedente punto
3),
il nucleo di Nomadi riconducibile alla famiglia allargata dei Bernardoni,
presso il Centro di prima accoglienza di Cortile (già individuato
nell’ordinanza contingibile e urgente del Sindaco citata in premessa), con la
sistemazione e l’uso delle strutture abitative mobili di loro proprietà (oggi
installate presso il campo di sosta per nomadi da sgomberare) nell’area
cortiliva della stessa struttura di prima accoglienza, opportunamente sistemata
per accoglierne l’installazione;
b)
il restante della popolazione nomade presente al campo (censita con
determina dirigenziale 735/2013) costituita dai nuclei famigliari allargati dei
Bonora, dei Meda, dei Celesti, dei Truzzi e dei Quirini, presso il piazzale
antistante il magazzino comunale ex colombofila
(opportunamente attrezzato per consentire la sistemazione e l’uso delle strutture abitative mobili di loro proprietà da sgomberare dal campo di sosta per Nomadi ),
per un periodo
massimo di dieci mesi, entro cui le famiglie interessate dovranno giungere a
soluzioni di autonomia abitativa: trascorsi dieci mesi le strutture per la
sistemazione temporanea presso l’area antistante l’ex colombofila, saranno
comunque smantellate e la popolazione eventualmente ancora presente,
qualora ne fosse nella necessità, usufruirà dell’assistenza sociale, alle
condizioni previste dai regolamenti comunali;
5.
Di stabilire (così come era anche già indicato nell’ordinanza contingibile ed
urgente del Sindaco (Prot. Gen.le 51184 del 12 ottobre 2013) che gli
allacciamenti alle utenze negli insediamenti indicati al precedente punto 4),
siano attivati e a carico delle stesse famiglie di popolazione nomade che vi
sono trasferite.
DELIBERA INOLTRE
A seguito di separata votazione, con voti unanimi, di rendere la presente deliberazione
immediatamente eseguibile
ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs.n. 267/2000,
per rendere
minimi i tempi di esecuzione della bonifica del campo.