La disoccupazione non smette di crescere, il precariato impera e la stabilità economica ormai è una chimera, ma ci sono anche giovani che ce la fanno. Il più delle volte grazie alla creatività e a un bel po’ di intraprendenza. E’ il caso del solierese Fabio Marsigli, 33 anni, che dopo mesi di disoccupazione, contratti atipici e colloqui di lavoro truffa ha deciso di costruirsi una professione puntando sul proprio talento e sulle proprie energie. La scorsa settimana nel cuore di Modena ha aperto i battenti la sua attività I vizi capitali. Il nome già incuriosisce e richiama inevitabilmente alla storia antica e alla natura umana. Da sempre l’uomo ha dovuto combattere contro le tentazioni e spesso ne è caduto vittima. Ognuno di noi nasconde nel proprio intimo un piccolo peccato sia esso di gola o di invidia non ha importanza, ciò che è significativo è che prelude a un attimo di piacere. Ad accompagnare Fabio in questa avventura vi sono anche altri giovani: Alessandro Mossini, Leo Di Maria e Giulia Malavasi. Insieme hanno allestito un negozio dove, nell’aria, si respira la creatività e tante sono le variabili del piacere che ognuno di noi può percepire. Innanzitutto il momento dell’accoglienza non è solo un sorriso stampato, ma implica una disponibilità all’ascolto e alla complicità, per creare un ambiente sereno dove lasciarsi alle spalle la frenesia della vita. Con uno sguardo di sfida Fabio precisa che il nome del negozio nasce dal potersi concedere un vizio “sano”, ovvero poter comprare pezzi artigianali, sartoriali unici a costi accessibili. “Il coraggio di essere presente nel territorio con un prodotto alternativo” è la vera sfida. Le collezioni abbracciano stili differenti: si possono trovare il capo sartoriale fatto con stoffe di alta qualità e il capo più basic, l’abito concettuale e la semplice t-shirt. In questo piccolo negozio c’è un mix di contaminazioni diverse: dai pezzi unici alle serie limitate e il gioco sta proprio nell’entrare, provare, toccare con mano capi di alta qualità, scovando tra loro quello che piace di più. Ogni volta che varchi l’ingresso devi essere sorpreso conclude Fabio, proprio per questo l’arredamento è in continuo mutamento, vi sono mobili antichi restaurati, oggetti d’altri tempi che, con sapiente capacità, sono stati recuperati e fatti rinascere sotto nuova forma. Si tratta di un centro polivalente delle arti che espone tutto ciò che nasce dalla manualità e dalla fantasia. Se per Natale cerchi qualcosa che sia più di una semplice t-shirt, un capo che abbia una storia, che sia artigianale e unico fai un salto ai Vizi Capitali. Il binomio arte-moda, è dunque il fil rouge che lega ogni cosa, in questo piccolo spazio. La storia di Fabio è un esempio per i tanti giovani che, dopo grandi sacrifici, come il conseguimento di una laurea o di un dottorato, non riescono a trovare un impiego. Giovani in attesa di dare una svolta alla propria vita, che vivono in una specie di limbo dove le certezze non esistono più, crollate sotto i colpi di una politica cieca e sorda e spazzate vie dalla crisi economica.
Francesca Desiderio