Piste ciclabili a senso unico?

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Se in una pista ciclabile c’è una sola freccia a terra che indica un’unica direzione si deve intendere che la pista ciclabile è a senso unico? La segnaletica parrebbe incontrovertibile ma l’interpretazione di tutti coloro che percorrono la pista ciclabile di via Berengario, da Piazza Martiri verso via Fassi, ci induce ad approfondire per chiarire l’amletico dubbio.
E quale interlocutore potrebbe meglio dirimere la questione se non un vigile urbano? Per trovarne uno a cui chiedere informazioni basta, naturalmente, dirigersi verso il cuore della città dove gli agenti a piedi sono impegnati a elevare contravvenzioni per divieto di sosta.
In corso Alberto Pio incrociamo due giovani vigili urbani che, all’unanimità, confermano la tesi del senso unico: “se sulla pista ciclabile è disegnata una sola freccia a indicare una sola direzione, le biciclette sono autorizzate a percorrerla in quell’unico senso”. E le altre biciclette? Secondo i due agenti devono percorrere la sede stradale convivendo col flusso automobilistico ma, se non ci si mettono i vigili a spiegare alla gente il giusto funzionamento della pista, forse tocca a me informare i trasgressori? “Faccia attenzione, però, perché – avvertono i vigili – verrà ricoperta d’improperi e il linguaggio utilizzato non sarà sicuramente quello adatto ai bambini”. Davanti al Municipio staziona una giovane vigilessa la cui risposta è perfettamente in linea con quella dei colleghi e anche la telefonata al Comando di Polizia Municipale conferma la tesi della pista ciclabile a senso unico quando c’è una sola freccia indicata a terra, ma intanto le bici in via Berengario continuano pericolosamente a percorrere la pista nei due sensi di marcia. Fatta chiarezza sulle ciclabili a senso unico, il problema resta quello di decifrare con chiarezza la segnaletica orizzontale perché a terra sulle piste carpigiane sono rimaste solo labili tracce, a volte nemmeno quelle. Così a guidare i ciclisti resta il buon senso e, forse per questo, sempre più spesso li si vede percorrere le carreggiate delle strade invece delle piste ciclabili.
Sara Gelli