“Renzi vuole spazzare via la disperazione della gente”

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Hanno fatto discutere le parole del rottamatore per eccellenza, Matteo Renzi, che, in un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha sostenuto: “chi vince nelle Primarie condotte in modo aperto e democratico è candidato alla guida del Governo. Non vorrei diventare presidente del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l’Italia”. Al vetriolo le repliche di molti compagni di partito del sindaco di Firenze che hanno sentenziato: “se Renzi vuole assumere la guida del Pd ha tutte le carte in regola per candidarsi. Ciò che è sbagliato è immaginare che dentro il congresso si scelga il candidato premier. Diventare segretario non significa solo prendere un tram per andare a Palazzo Chigi”. Ma la leadership del partito può coincidere con la premiership? Il carpigiano Roberto Arletti, consigliere del Partito democratico nonché renziano della prima ora, si scaglia apertamente contro il “tiro al piccione” che starebbe subendo Renzi da parte della vecchia guardia del Pd. “Renzi – spiega il consigliere – ha una visione nobile del fare politica. Per lui il partito è uno strumento e non il fine ultimo. L’obiettivo principale per il sindaco di Firenze è soltanto il bene del Paese”. Ma Arletti non fa sconti nemmeno alla politica locale: “più di una volta durante le nostre riunioni ho detto di mirare alla luna e non al dito. Anche nel nostro territorio, troppo spesso, ci si limita a parlare politichese, invece di tendere all’obiettivo vero e ben più grande, ovvero il benessere dei cittadini. Se ci si occupasse in modo concreto dei problemi reali della gente, invece di fare solo campagna elettorale, il nostro Paese verserebbe in condizioni migliori”. E’ mai possibile, prosegue Roberto Arletti, “che il partito si mobiliti solo per il tesseramento o per la Festa del Pd? Sono forse più importanti i tortellini e le costine dei problemi che assillano le persone giorno dopo giorno? Perchè non discutiamo invece di quanto pesi il costo di una badante su pensioni miserevoli da 600 euro o dei giovani che non trovano lavoro?”. La ricetta di Renzi convince, secondo Arletti, proprio perchè mira in alto e offre un una visione di futuro: “Matteo Renzi vuole riformare il partito. Desidera un Partito democratico credibile che parli di temi concreti e sia capace di appassionare le persone. Non vuole vincere un’elezione, bensì spazzare via la disperazione della gente che perde il lavoro e non riesce più a immaginare un futuro”.
J.B.