Bilancio senza pretese

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Un bilancio da 107 milioni di euro, di cui 28 destinati agli investimenti e nessun aumento di tariffe e tributi: questo in sintesi il Bilancio Preventivo 2013 votato da Pd e Idv (contrari tutti i gruppi di Opposizione) insieme al Piano degli Investimenti 2013-2015, dal Consiglio Comunale, dopo cinque ore di dibattito. Un documento che fa i conti coi segni del terremoto e con la crisi del Paese. Un bilancio disseminato di punti interrogativi e incertezze come ha ammesso lo stesso sindaco, Enrico Campedelli. “Siamo in una situazione complessa e di difficile interpretazione per gli Enti Locali, stretti in un’incertezza generale sul ruolo e il trattamento di compartecipazione al debito pubblico ad essi riservato. Per quanto ci è stato possibile, abbiamo cercato di fare la nostra parte considerando prioritaria la ripartenza dopo il sisma e sforzandoci di non pesare sulle famiglie con ulteriori balzelli”. L’imposizione fiscale e tariffaria comunale rimane ferma a quella dello scorso anno e “per lo scambio tra parenti di primo grado e per la proprietà indivisa delle abitazioni – prosegue il sindaco – abbiamo ridotto l’Imu al livello di quello della prima casa”. Mani legate invece per quanto riguarda l’obbligo sancito dallo Stato, per i Comuni, di applicare la Tares, “ovvero la nuova tassa che sostituisce la Tia, la quale impone aliquote fisse non rimodulabili dai Comuni. Tassa che comporterà aumenti anche molto significativi sul tema rifiuti”. Tra le priorità fissate dalla Giunta, la tenuta dei servizi alla persona e il sostegno alle famiglie in difficoltà e alle fasce più deboli. E se scuola e servizi sociali possono contare sulle risorse degli scorsi anni, circa 6 milioni ciascuno, non ci si illuda, la coperta è corta. Il tempo delle grandi opere è finito, basta guardare il Piano degli Investimenti per averne conferma: a parte il recupero del patrimonio pubblico danneggiato dal sisma, l’unica opera confermata è la nuova piscina, il cui cantiere dovrebbe partire a settembre. Un bilancio monocolore, senza pretese, poco coraggioso che non è piaciuto alle forze politiche di Opposizione. Per Roberto Andreoli, capogruppo del Popolo delle Libertà, a mancare nel Bilancio appena varato sarebbe “una visione del futuro di questa città”, mentre per Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi “è ormai esaurita la fiducia nella capacità di amministrare del Pd”. A infuocare la discussione poi, il vecchio cavallo di battaglia, ovvero i 70mila euro destinati al Campo Nomadi. Voce di bilancio che ha scatenato l’ira di Argio Alboresi, capogruppo Lega Nord, il quale ha chiesto “le dimissioni dell’assessore Bellelli”. Storie già viste. Cori già sentiti. Anche se, è evidente, che in tempi di vacche magre le trite, quanto collaudate, polemiche trovano certamente più ampio consenso… Quando passerà la buriana resteranno i veri nervi scoperti della nostra città: nessun sistema di fiscalità di vantaggio, risorse insufficienti (solo 1 milione e mezzo nel 2013) destinate al rifacimento dei manti della rete viaria cittadina, ridotta a un colabrodo dopo l’inverno, nessun investimento concreto sul fronte culturale… Nel frattempo però è stato “congelato” il progetto del parcheggio interrato nel piazzale delle poste. Forse non tutto è ancora perduto…
J.B.

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