La sicurezza prima di tutto

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“Si comprende che un Piano di questa estensione avrà tempi molto lunghi per la sua realizzazione in considerazione dei tanti impegni progettuali del Settore Infrastrutture e delle limitate risorse finanziarie a disposizione dell’Amministrazione” scrivono Paolo Gualdi, mobility manager del Comune di Carpi e Antonio Morini, ingegnere comunale, che hanno redatto il nuovo Piano per la ciclabilità nel territorio comunale di Carpi per il quale si prevede una spesa di massima di 43 milioni e mezzo di euro. Il precedente Piano risale al 1991 e saranno necessari più di vent’anni per vedere realizzato, almeno in parte, questo nuovo progetto di ciclabili, che da 53 chilometri attuali passeranno a 221 km complessivi. Per quel che riguarda il centro urbano di Carpi ci sarà un incremento della rete ciclabile di 52 km per raggiungere un chilometraggio complessivo di 87 km circa di piste ciclabili.
Oltre alla realizzazione di nuovi percorsi ciclabili, l’idea di fondo del nuovo Piano è quella di proporsi in linea con quello precedente, ovviando alla mancanza di continuità delle piste ciclabili che si configurano oggi come binari morti o improvvisamente interrotti. In considerazione del fatto che “dette linee guida sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi fondamentali di sicurezza e di sostenibilità ambientale della mobilità”, preme sottolineare la necessità di puntare alla salvaguardia delle utenze deboli (ciclisti e pedoni) oggi costretti a una rischiosa convivenza con il traffico motorizzato. In particolare, quando i ciclisti si trovano ad attraversare le piste ciclabili in prossimità delle rotonde, invocano tutti i santi protettori che conoscono, per poter superare illesi il traffico sostenuto. Evitare quegli attraversamenti è una saggia decisione perché negli orari di punta in particolare, le auto sfrecciano ad alta velocità o sono in fase di accelerazione. Per farsi un’idea più precisa del pericolo basta rimanere a osservare l’attraversamento della rotonda di via Nuova Ponente all’incrocio con la tangenziale Losi oppure quello di via Cattani all’incrocio con via Ugo da Carpi (rotonda di Dorando Pietri). Le piste ciclabili sono troppo a ridosso delle rotonde e le auto fermandosi provocano pericolosi ingorghi. Il Piano per la ciclabilità nel territorio comunale di Carpi individua alcune opere per garantire la sicurezza quali sottopassi e impianti semaforici a chiamata mentre esclude i sovrappassi “per il loro pesante impatto ambientale e le difficoltà di inserimento in un ambito già edificato”. I sottopassi ciclopedonali in previsione sono: 1. attraversamento della tangenziale Losi per collegare via Peruzzi al piazzale delle Piscine;
2. attraversamento della ferrovia per collegare via Sigonio a via Moro esterna;
3. attraversamento della ferrovia per collegare via C.A. Dalla Chiesa a via Corbolani;
4. attraversamento della futura Bretella congiungente via Guastalla alla SP 413 Romana Nord.
Per quanto riguarda gli impianti semaforici, ne sono previsti una trentina, nell’intero territorio comunale, compreso il nuovo impianto di San Marino, a est dell’incrocio tra la SP 468 Motta e via del Pioppo.
Il territorio pianeggiante, il clima e le distanze ridotte sono un incentivo all’uso della bicicletta per una mobilità sostenibile ma la sicurezza resta una priorità anche per i più ferventi sostenitori delle due ruote.
Sara Gelli