Nome in codice: Platanette

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Metropolis ha Superman, Gotham City ha Batman e New York ha, manco a dirlo, l’Uomo Ragno. Da qualche tempo pare che i personaggi dotati di poteri straordinari non siano più appannaggio di grandi metropoli e fantasmagoriche città. Sembra infatti che anche Carpi sia stata eletta a teatro delle imprese di un nuovo supereroe, Platanette. Sicuramente atipico: al posto di muscoli scattanti, alcuni chili di troppo e, invece di maschera e costumino, una chioma irsuta. Il verde del suo incarnato ricorda per la verità l’Incredibile Hulk, con il quale deve essere lontanamente imparentato. Noi siamo riusciti a scovarlo, nel suo quartier generale e, in un momento di pausa, tra un’impresa e l’altra, a rivolgergli alcune domande.
Quando ha scoperto i suoi superpoteri?
“Non ho superpoteri, purtroppo, ma solo super poderi: e non immagina le tasse”.
E che cosa sarebbero, per l’esattezza?
“Si tratta di vasti appezzamenti di terreno sui quali, nel tempo libero, mi diverto a piantare grane”.
Ama il verde o in generale la natura? Voglio dire: protegge anche gli animali?
“Ho detto che amo il verde e subito tutti hanno pensato fossi un naturalista. Sugli animali posso dire che qui a Carpi è pieno di cani; e i Rottweiler non mi sembra abbiano bisogno di protezione…”.
Ma non ha paura che un super eroe amante della natura sia decisamente fuori moda?
“Chiariamo subito un concetto: come eroe non sono super, ma senza piombo, così inquino meno.  Quanto alla moda, sono sincero: se potessi andrei in giro nudo, con solo una foglia in zona cesarini. Ma foglie così grandi non ne ho ancora trovate”.
C’è una pianta che proprio non le va a genio?
“La pianta del piede, perchè in genere puzza”.
Ma è nato in Emilia o viene da un posto lontano? Per trovarlo, dobbiamo per caso guardare verso le stelle?
“Sì, sono milioni di milioni, come le stelle di Negroni”.
Non si sente in competizione con Poison Ivy (l’anti eroina amante del verde in Batman)?
“Trattandosi di bella signora, mi sento in competizione con tutti quelli che vorrebbero intrattenersi con lei.  Una volta l’ho persino sognata: mi baciava e poi mi diceva: Voglio un tiglio, da te”.
Chi sono i suoi nemici?
“Le mezzeseghe: non sono mai all’altezza dei loro compiti e, quando non sanno che fare, tagliano”.
E i suoi alleati?
“Tutti quelli che amano il verde: anche se una volta ho avuto una relazione con una giornalista che adorava il blu”.
Ma se ama la natura, si dedica a una dieta vegetariana, a km zero e biologica? Se è così – e considerando il fatto che non dovrebbe prendere l’auto ma dedicarsi a lunghissime passeggiate – come spiega a chi ci legge la sua pantagruelica stazza?
“Seguo in modo rigoroso i principi della filosofia  km zero: e infatti non mi sposto mai dalla mia scrivania. Quanto alla stazza, è una foto vecchia, di quando ero abbastanza in forma: adesso sono molto più grasso”.
Qualche consiglio per la dieta alle signore? Sa, con qualche chilo in meno, la natura si difende meglio…
“Smettete di mangiarvi il fegato, fa ingrassare. E poi considerate che la ritenzione dei liquidi, spesso, fa più danni delle calorie. Quindi, se vostro marito, con la crisi che c’è, vi dice che farà tardi al lavoro, per favore: non bevetevela”.
Ma parliamo della sua missione…
“Convincere la gente che alla fine è molto meglio l’ombra, del classico posto al sole”.
Il suo raggio d’azione?
“Scusi: non fa prima se le dico il diametro?”.
Il suo spirito guida?
“Vuole prendere la patente”.
Perché ha scelto di impegnarsi in questa causa?
“Per le cause, si rivolga al mio avvocato”.
Le sue prossime mosse?
“Scrivere un  libro sugli alberi e, subito dopo, scendere”.
Ogni super eroe lancia un messaggio. Qual è quello di Platanette?
“Che la vita è difficile: impieghiamo anni a capire qual è il ramo giusto per noi e poi, sul più bello, salta fuori qualcuno che ce lo vuol tagliare”.
Sulla faccenda del Parco Lama, che idea si è fatto?
“Un sogno che diventerà realtà: ma solo per i palazzinari”.
Dunque l’assessore Tosi non le sembra sensibile alla questione del verde pubblico?
“Certo: appena saputo che la città ha bisogno di un polmone verde, ha chiesto se l’incredibile Hulk è iscritto all’Aido”.
Ma a chi le rispondesse che il Comune di Carpi, con la politica del nuovo albero per ogni nuovo nato, ha piantato più alberi di quanti ne abbia abbattuti? 
“Davvero? Dev’essere stata un’impresa titanica, visto l’enorme numero di alberi abbattuti”.
E se, per disgrazia, un albero malato cadesse in testa a qualcuno, non inveirebbero tutti contro il Comune che non ha provveduto a tagliarlo? 
“Non credo: il Comune troverebbe il modo di dare la colpa a Platanette”.
Ma allora cosa si deve fare con questi alberi? 
“Potarli, come i vertici dell’Amministrazione”.
Ma il sonno di Platanette genera rampicanti?
“No, genera incubi: come quello di viale Manzoni”.
Marcello Marchesini