Tempo Games: E così rinacque Lara

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Bentornati amici e lettori! La nostra rubrica TempoGames!, torna più in forma che mai. Ultimata la miniserie dedicata ai migliori due titoli del 2012, ovvero Mass Effect 3 e Far Cry 3, varchiamo la soglia di questo nuovo anno e passiamo a un titolo a dir poco esplosivo. Sono passati quasi 17 anni da quando Lara Croft debuttò con successo nel panorama videoludico internazionale, inaugurando una lunga quando fortunata serie giunta a un traguardo di 8 episodi, tra principali e spin-off. Questo 2013 dunque, sarà ricordato come l’anno della “Rinascita” di un Tomb Raider rivisto e completamente rinnovato dai ragazzi della Crystal Dynamics, per conto della Square Enix. Difatti, il reboot della serie era ormai inevitabile, visto il considerevole calo di vendite ma soprattutto di interesse degli ultimi capitoli e a oggi, avendo potuto provare e ultimare il titolo in questione, posso garantire che l’esperimento è del tutto riuscito. La nuova Lara è incredibilmente “reale”, sexy come e più di prima grazie alle sembianze e movenze della nuova attrice Camilla Luddington, timorosa e insicura vista la giovane età e la scarsa esperienza, rappresenta una giovane avventuriera costretta dagli eventi, a tramutarsi ed evolversi in una vera e propria eroina, unica speranza per i superstiti di una spedizione archeologica nei mari del Giappone.
Il tema principale dell’intera opera è la completa e totale trasformazione della protagonista che, pian piano, prende coscienza di sé e, grazie a quella rinnovata consapevolezza, riesce a venire a capo di un’insana quanto paradossale situazione. Tra lupi feroci e fanatici mercenari, Lara dovrà sopravvivere, procurarsi il cibo e tutto il necessario per la propria sopravvivenza e quella dei propri compagni. L’isola sulla quale è costretta a girovagare in seguito al naufragio, è terrificante, selvaggia e ricca di insidie, eppure lei, l’archeologa per eccellenza, riuscirà a cavarsela in tutte le situazioni con maestria e un pizzico di fortuna che non guasta mai. Gli scorci regalati da una grafica mozzafiato sono epici, oscuri e tetri, ma comunque carichi di un pathos fuori dal comune, contribuiscono attivamente ad ampliare quell’aria di terrore e ansia che avvolge l’intera avventura. La colonna sonora poi, realizzata con maestria, enfatizza tutti i momenti critici, alzando e abbassando il ritmo senza mai essere ripetitiva o stancante. Passiamo adesso alla questione gameplay, da alcuni osannato, da altri criticato: i ragazzi della Crystal Dynamics, sapevano di andare incontro a pesanti critiche, ma d’altronde quando si mette mano a una delle serie più fortunate e longeve di tutto il panorama videoludico, come già accaduto a Devil May Cry, non ci si può aspettare altro. Detto ciò, a mio avviso, l’esperimento è ampiamente riuscito e il nuovo Tomb Raider risulta convincente, emozionante e sopratutto ampiamente rigiocabile, fattore non da trascurare. Un plauso particolare alla scelta di selezionare una vera e propria attrice, Camilla Luddington, lasciandole curare ogni aspetto della voce e delle emozioni della giovane Lara, rendendola per la prima volta forse, assolutamente reale e credibile. Le fasi action, tra uccisioni stealth e sparatorie in pieno stile shooter, compongono un variegato mosaico, impreziosito da emozionanti fughe e scalate epiche.
I numerosi segreti, le tombe segrete e un variopinto multiplayer, contribuiscono alla realizzazione di un vero e proprio capolavoro, brillando come una perla unica nell’oscurità. Ovviamente non mancano i bug e le imperfezioni e sicuramente qualche aspetto poteva esser curato meglio, ma al cospetto dell’intero progetto, si riducono a inutili minuzie. Gioco unico e ampiamente consigliato.
Giuseppe Attanzio

I Voti:

Voto Totale: 9
Grafica: 9
Audio: 8.5
Giocabilità: 9
Longevità: 8.5