“La donna che guardava le stelle” al Cinema Teatro Italia

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È ispirato – e dedicato – a Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo ferrarese ucciso nel 2005 da un brutale pestaggio da parte di quattro agenti di polizia, il concerto-spettacolo che andrà in scena venerdì 8 marzo, alle 21.15, sul palco del Cinema Teatro Italia di Soliera. Il titolo del lavoro realizzato e interpretato da Elisa Lolli, Paolo Sola, Nicola Trolli e Roberta Urselli è ”La donna che guardava le stelle”. Le musiche saranno eseguite dal vivo da Silvia “Fiamma” Orlandi, Roberto Bartolucci, Martino Bresin, Alessandro De Nito e Marco Sirigu, i video di Jessica Incerti Telani.
Lo spettacolo rientra nel programma di iniziative proposto dal Comune di Soliera, dalla Fondazione Campori e dalle Pari Opportunità dell’Unione Terre d’Argine.
La notte del 25 settembre 2005 Aldrovandi decise di tornare a casa a piedi dopo aver trascorso la serata a Bologna. Camminava nei pressi di viale Ippodromo a Ferrara quando venne fermato da un paio di pattuglie di polizia. Seguì uno scontro violento tra i quattro agenti e il giovane che portò quest’ultimo alla morte, per “asfissia da posizione”, con il torace schiacciato sull’asfalto dalle ginocchia dei poliziotti. Alla tragica vicenda è seguita un iter processuale che ha portato alla condanna – passata in giudicato – dei quattro agenti a 3 anni e 6 mesi di reclusione per “eccesso colposo in omicidio colposo”.
L’idea dello spettacolo è nata da Paolo Sola, attore con una forte passione per il teatro civile e per la musica d’autore. Nel 2011 ha preso avvio un meticoloso lavoro di documentazione, compresi una serie di incontri con Patrizia Moretti e con Lino Aldrovandi, i genitori di Federico, e un percorso di costante confronto tra gli artisti coinvolti, che ha trasformato il progetto in uno stimolante work in progress. Il testo ha preso forma così come la parte musicale e l’installazione video.
Lo spettacolo non ha uno svolgimento drammaturgico vero e proprio, piuttosto può essere paragonato ad un mosaico che venga componendosi tassello dopo tassello, fino a restituire soltanto nel finale un’immagine complessiva. I personaggi sono: l’Uomo che Racconta, cui viene affidata la fredda cronaca degli eventi, sorta di spettatore estraneo, nelle cui parole tuttavia si ravvisano talora accenti di amarezza e delusione; l’Uomo che Passa, voce poetica della pièce, a metà tra un bambino e il “matto del paese”, che anche grazie alle suggestioni derivate da “Il piccolo Principe” di Saint-Exupery diventa la voce più desolantemente sincera; la Madre, donna forte e devastata, che è costretta a ricordare attraverso le pagine di un diario, eroina moderna di una Resistenza che è quasi soprattutto femminile; infine l’Astrofisica, proiezione della Madre, creatura del suo sogno che diventa però anche strumento di riscatto e presa di consapevolezza di un’identità.
Info, biglietti e prenotazioni: 059.859665, 347.3369820 cinemateatroitalia@gmail.com

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