Lorenzo Paluan si è dimesso

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Dopo le decisioni assunte dalle assemblee di Carpi 5 Stelle e Rifondazione Comunista, tenutesi in questa settimana, stamattina ho inviato le mie dimissioni da consigliere comunale.
Voglio ringraziare tutti gli attivisti, elettori e simpatizzanti a vario titolo di Carpi 5 Stelle e Rifondazione Comunista (e i molti senza etichette di partito o movimento), sia per avermi chiesto di rappresentarli come loro candidato Sindaco nel 2009, sia per il supporto ricevuto in questi anni nella mia attività di consigliere.
E’ stata una grande esperienza di partecipazione, per quanto mi riguarda, anche per come oggi si conclude.

Abbiamo fatto un buon lavoro, credo, o almeno così mi pare dalle tante attestazioni di stima e affetto ricevute in questa settimana e prima, immeritate come singolo, dato che ho sempre agito solo come portavoce di un’esperienza collettiva (e se qualche volta ho preso decisioni in modo autonomo che non sono state condivise da tutti o sulle quali avevamo opinioni diverse, il confronto fra noi è sempre stato franco, leale e centrato sulle questioni reali).
Sono convinto che chi mi seguirà in consiglio farà un ottimo lavoro, sui temi e le battaglie che ci hanno caratterizzato da ben prima delle elezioni del 2009 e che sono ancora tutti lì: la difesa dei Beni Comuni (tutti, dal lavoro all’ambiente, ai servizi pubblici efficienti), l’aumento di partecipazione e trasparenza nell’amministrazione della cosa pubblica, l’idea di un diverso modello di relazioni economiche anche a partire dalle economie locali.

Carpi 5 Stelle ha preso la scelta giusta, decidendo di non dover rinunciare al simbolo con il quale si è presentata agli elettori, per una mia personale incompatibilità con le dichiarazioni di Grillo.
Sono convinto dello spirito democratico del Movimento e il lavoro fatto dai suoi rappresentanti eletti in tante amministrazioni locali e in regione lo dimostra, così come sono convinto che sia ora di realizzare molte delle premesse che sottostavano alla sua nascita e che credo oggi siano smentite in primo luogo dall’operare del suo “capo politico”.
E’ una mia opinione e ne traggo le conseguenze logiche, facendo un investimento in fiducia in un Movimento che comunque voterò alle prossime elezioni, contando su una sua evoluzione positiva (in realtà mi aspetto molti cambiamenti da molte parti, dopo le elezioni).
Grazie a tutti e in bocca al lupo ad Andrea Losi, avrà ancora un sacco di lavoro da fare in questo anno e tanto ne aspetta a tutti i cittadini fuori dalle istituzioni che vogliano davvero uscire dalla melma politica che caratterizza questo paese a sovranità limitata.

“Libertà è partecipazione”, diceva Gaber, io credo che partecipare non sia mettersi in fila per votare un leader o un rappresentante politico ogni cinque anni, nè passare i cinque anni in mezzo a giustificarne le incoerenze, e continuerò a muovermi in questo senso, secondo i miei valori, fuori o dentro da organizzazioni politiche,
Informatevi e mobilitatevi come meglio credete, se volete cambiare le cose non ci sono alternative.

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